Whitney Houston: lei, il suo più grande diavolo per se stessa
“Nessuno mi fa fare qualcosa che non voglio fare. È una mia decisione. Quindi il mio più grande diavolo sono io. Sono il mio miglior amico o il mio peggior nemico”, Whitney Houston, il ricordo di Soundsblog
“Nessuno mi fa fare qualcosa che non voglio fare. È una mia decisione. Quindi il mio più grande diavolo sono io. Sono il mio miglior amico o il mio peggior nemico”
A parlare così era Whitney Houston intervistata da Diane Sawyer. In quelle parole così dure ed oneste, c’era scritto il destino di una delle più grandi stelle della musica internazionale. Oggi, 9 agosto 2012, Whitney avrebbe compiuto 49 anni.
Il suo peggior nemico, se stessa, la fece soccombere in una stanza d’albergo di Beverly Hills lo scorso 11 febbraio 2012. Circa sei mesi fa. Era una domenica notte da noi, in Italia, nelle prime ore che ancora doveva dare vita alla giornata. E la notizia della morte della Houston sorprese e lasciò incredule parecchie persone. Vogliamo ricordarla con alcune delle sue frasi più significative, ricordando quel suo lato di cantante, star, e, soprattutto, persona:
- Fin dall’inizio io e la telecamera siamo stati grandi amici. Lei ama me e io amo lei
- Dio mi ha dato una voce con cui cantare e quando hai quella, quale altro trucco ti serve?
- A nessuno piace essere una vittima. A nessuno
- Quando ho deciso di essere una cantante, mia madre mi ha avvertito: sarei stata spesso da sola. Alla fine lo siamo tutti. La solitudine entra in contatto con la vita stessa.
- . A scuola, certe ragazze avevano dei problemi con me. La mia faccia era troppo chiara, i miei capelli troppo lunghi. Era il periodo della consapevolezza di essere nera e mi sentivo davvero male. Poi alla fine mi sono confrontata con il fatto che non era un crimine non avere amici. Essere soli significava avere meno problemi.
- Posso dirti che non sono autodistruttiva. Non sono una persona che vuole morire. Sono una persona che ha una vita, che vuole vivere. E lo voglio sempre.
- Volevo essere un’insegnante. Amo i bambini, perciò volevo insegnare a loro. Poi volevo essere una veterinaria. Ma all’età di 10,11 anni quando ho aperto la bocca ho detto “Oh Dio, cos’è questa voce?” Ho capito che insegnare ed essere una veterinaria dovevano aspettare. Quello che è nella tua anima è nell’anima”
- Ero spaventata da morire nel mio esordio a cantare in Chiesa a undici anni. Ero consapevole che c’erano un mucchio di persone che mi fissavano. Nessuno si muoveva. Sembravano in trance. Ho fissato tutto il tempo l’orologio al centro della Chiesa. Quando ho finito, tutti applaudivano e ho iniziato a piangere. Da quel momento, sapevo che Dio mi aveva benedetta
- Sono come una principessa americana. L’America bianca voleva che sposassi un uomo bianco. Non capiscono perchè abbia voluto un uomo nero accanto a me
- I media sono il diavolo per me… e sono lì fuori per mangiare la mia carne
E inoltre…
Penso che i bambini siano il nostro futuro. Educali bene e insegna loro la strada da seguire. Mostragli tutta la bellezza che hanno dentro