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Paolo Vallesi, nuovo album: “Ho fatto cantare Ringhio Gattuso”

Paolo Vallesi omaggia Andrea Pazzagli nel suo prossimo album anticipato dal brano Il bello che c’è.

pubblicato 30 Settembre 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 01:40

Sono passati tredici anni dall’ultimo album di Paolo Vallesi. Il cantautore fiorentino, ora, è tornato a lavoro per un nuovo disco di inediti. Ma cosa è successo durante questi lunghi anni? “Ho sempre continuato la mia attività al livello di produttore e live anche fuori dall’Italia – ha detto all’Adnkronos – ma non ho avuto la voglia e l’opportunità di fare un prodotto nuovo. Quando ho visto che c’era uno scollamento tra ciò che vedevo e ciò che volevo essere, ho preferito dedicarmi ad altro. Perché credo che questa cosa alla fine traspaia. Ho viaggiato tanto e incamerato tante emozioni, suonando ovunque per riacquisire quel rapporto che avevo con la musica quando ero piccolo: di amore incondizionato. Quando ho recuperato questo, ho ricominciato anche a scrivere”.

Il nuovo lavoro di Paolo Vallesi uscirà a fine ottobre ed è stato anticipato dal singolo Il bello che c’è: “E’ un album repentino, anche se esce a 10 anni dal mio ultimo disco di inediti. Essendo 12 canzoni, uno potrebbe pensare che ne ho scritta una all’anno, in realtà è il frutto di un lavoro estemporaneo, capitalizzato negli ultimi 6 mesi, quando ho trovato la chiave per farlo. Insomma la gestazione è stata lunga ma la realizzazione molto veloce”.

L’album conterrà anche alcune collaborazioni “che ritengo belle, dal punto di vista artistico e sentimentale”: Enrico Ruggeri ha scritto il brano Respirare, poi ci sarà un “featuring impossibile”. Vallesi è riuscito a far cantare Ringhio Gattuso, l’ex centrocampista del Milan: “Ho fatto cantare con me Rino Gattuso. Credo che far cantare ‘Ringhio’, che è anche bravo, sia molto particolare. Questa è un tributo a un grande portiere della Fiorentina e del Milan Andrea Pazzagli”.

Pazzagli è scomparso quattro anni fa e “oltre a essere un grande calciatore, Pazzagli aveva il pallino della composizione e poiché abitava vicino a casa mia, praticamente ogni mattina con un grande entusiasmo mi faceva ascoltare le canzoni che scriveva. Io gli davo qualche consiglio, tecnico, per portare a termine il suo lavoro […] Pazzagli aveva scritto una canzone che si intitolava Il cantante e il calciatore. Il suo sogno era di cantarla insieme a me. Non ci siamo riusciti ma dopo la sua morte abbiamo voluto dare, anche con la famiglia, un senso a questo sogno che aveva. Mi è venuto in mente subito Gattuso perché lo conosceva e lui si è reso subito disponibile. Penso che questo nell’album sia un vero cameo”.

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