Paolo Vallesi, nuovo album: “Ho fatto cantare Ringhio Gattuso”
Paolo Vallesi omaggia Andrea Pazzagli nel suo prossimo album anticipato dal brano Il bello che c’è.
Sono passati tredici anni dall’ultimo album di Paolo Vallesi. Il cantautore fiorentino, ora, è tornato a lavoro per un nuovo disco di inediti. Ma cosa è successo durante questi lunghi anni? “Ho sempre continuato la mia attività al livello di produttore e live anche fuori dall’Italia – ha detto all’Adnkronos – ma non ho avuto la voglia e l’opportunità di fare un prodotto nuovo. Quando ho visto che c’era uno scollamento tra ciò che vedevo e ciò che volevo essere, ho preferito dedicarmi ad altro. Perché credo che questa cosa alla fine traspaia. Ho viaggiato tanto e incamerato tante emozioni, suonando ovunque per riacquisire quel rapporto che avevo con la musica quando ero piccolo: di amore incondizionato. Quando ho recuperato questo, ho ricominciato anche a scrivere”.
Il nuovo lavoro di Paolo Vallesi uscirà a fine ottobre ed è stato anticipato dal singolo Il bello che c’è: “E’ un album repentino, anche se esce a 10 anni dal mio ultimo disco di inediti. Essendo 12 canzoni, uno potrebbe pensare che ne ho scritta una all’anno, in realtà è il frutto di un lavoro estemporaneo, capitalizzato negli ultimi 6 mesi, quando ho trovato la chiave per farlo. Insomma la gestazione è stata lunga ma la realizzazione molto veloce”.
L’album conterrà anche alcune collaborazioni “che ritengo belle, dal punto di vista artistico e sentimentale”: Enrico Ruggeri ha scritto il brano Respirare, poi ci sarà un “featuring impossibile”. Vallesi è riuscito a far cantare Ringhio Gattuso, l’ex centrocampista del Milan: “Ho fatto cantare con me Rino Gattuso. Credo che far cantare ‘Ringhio’, che è anche bravo, sia molto particolare. Questa è un tributo a un grande portiere della Fiorentina e del Milan Andrea Pazzagli”.
Pazzagli è scomparso quattro anni fa e “oltre a essere un grande calciatore, Pazzagli aveva il pallino della composizione e poiché abitava vicino a casa mia, praticamente ogni mattina con un grande entusiasmo mi faceva ascoltare le canzoni che scriveva. Io gli davo qualche consiglio, tecnico, per portare a termine il suo lavoro […] Pazzagli aveva scritto una canzone che si intitolava Il cantante e il calciatore. Il suo sogno era di cantarla insieme a me. Non ci siamo riusciti ma dopo la sua morte abbiamo voluto dare, anche con la famiglia, un senso a questo sogno che aveva. Mi è venuto in mente subito Gattuso perché lo conosceva e lui si è reso subito disponibile. Penso che questo nell’album sia un vero cameo”.