Glastonbury 2016, i Muse si propongono come headliner (e i biglietti sono già sold out)
La band dei Muse si autocandida come headliner del prestigioso e famosissimo Festival di Glastonbury per l’edizione 2016.
Nel giorno dell’apertura delle prevendite, arriva anche il sold out di Glastonbury 2016: per la prossima edizione del celebre festival organizzato da Michael ed Emily Eavis, l’ultima prima del tradizionale anno di pausa, i biglietti sono già stati tutti venduti in soli 30 minuti dall’apertura delle prenotazioni. Il solito, grande successo per un festival che resta il numero uno quanto a organizzazione e proposta, tanto da attirare gente “a scatola chiusa” ben prima che vengano annunciati i gruppi che vi parteciperanno.
E come ogni anno, si scatenano le scommesse e le previsioni su chi sarà headliner a Glastonbury per l’edizione successiva: a ricandidarsi ci hanno pensato i Muse, forti del successo globale ottenuto dall’album Drones uscito a Giugno 2015. Ad annunciare la voglia di suonare a Glasto nel 2016 è stato Chris Wolstenholme, il bassista della band, in un’intervista:
Credo che suoneremmo a Glasto ogni anno, se potessimo. Probabilmente è il miglior festival al mondo. Speriamo tutti di farlo per questo album, visto che è un po’ che non ci suoniamo.
I Muse sono stati headliner a Glastonbury per l’ultima volta nel 2010, anno successivo all’uscita di Resistance: da allora, non hanno più partecipato al più grande e tradizionale festival rock di sempre.
Are the odds in their favor? In realtà non moltissimo, visto che in un recente sondaggio con le quotazioni pubblicato da una nota società di scommesse, i Muse venivano dopo Coldplay, Adele, Foo Fighters (che devono recuperare l’headlining di quest’anno, saltato a causa dell’infortunio di Dave Grohl e rimpiazzato dall’eccellente Florence + The Machine), Blur, AC/DC e come ogni anno i Fleetwood Mac che rispuntano come il prezzemolo ad ogni edizione.
In ogni caso, Glastonbury 2016 inizia da qui: dalle scommesse e dal sold out. E dalle buone speranze dei Muse.
Via | NME