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Soundsblog intervista i Miodio

Pronti alla grande avventura, alla conquista dell’Europa. Soundsblog intervista i Miodio, giovane band sammarinese che rappresenterà il loro paese al prossimo Eurofestival, che scatta martedì a Belgrado, in Serbia. La band è già sul posto per mettere a punto gli ultimi dettagli per l’esibizione (canterà proprio martedì, nella prima serata), ma si concede volentieri. Nico

pubblicato 16 Maggio 2008 aggiornato 11 Febbraio 2021 16:00

Pronti alla grande avventura, alla conquista dell’Europa. Soundsblog intervista i Miodio, giovane band sammarinese che rappresenterà il loro paese al prossimo Eurofestival, che scatta martedì a Belgrado, in Serbia. La band è già sul posto per mettere a punto gli ultimi dettagli per l’esibizione (canterà proprio martedì, nella prima serata), ma si concede volentieri.

Nico Dalla Valle, la voce, è il nostro interlocutore. Gli altri componenti del gruppo sono Francesco “Sanchez” Sancisi, Paul “Macinevic” Macina, Polly e Alex “John Cena”. E’l’occasione per conoscerli un pò meglio.

Cantano insieme dal 2002, l’anno scorso hanno vinto il Festival di San Marino. Li produce Roberto Fiacchini, figlio di Renato Zero, con la sua etichetta “Opera Prima”. Dopo il buon successo di vendite di “It’s ok”, il loro singolo, a breve uscirà il loro primo lavoro.

Anzitutto, che effetto vi fa la carovana dell’Eurofestival e quanto sentite la responsabilità di rappresentare San Marino all’esordio?

Una gran bella sensazione. Pensavamo che qui fosse più una manifestazione d’élite invece praticamente si muove il mondo, c’è una carovana di suoni, colori e lingue diverse. E’ bellissimo e ci fa un grande piacere poter portare in giro per l’Europa i colori di San Marino e la lingua italiana. Qui era un idioma di cui sentivano la mancanza e quindi siamo stati accolti con grande entusiasmo

L’Eurofestival fa 200 milioni di spettatori in tutta Europa, ma in Italia non va in onda. Eppure voi siete una band emergente anche nel nostro paese. Come pensate di farvi conoscere al pubblico italiano, come sfrutterete questo evento?

Come dicevamo la nostra presenza qui è vista con grande interesse, anche perchè siamo gli unici, insieme a Paolo Meneguzzi, che canta per la Svizzera, a rappresentare la lingua italiana. Purtroppo in questa manifestazione conta molto il voto di vicinanza e noi purtroppo siamo al centro di uno stato che non partecipa…

Ecco, diciamo che speriamo in un piazzamento. L’entrata in finale ci darebbe visibilità anche in Italia, qui dicono che abbiamo buone possibilità. La gente ci guarda con favore anche perchè il nostro stato è piccolo e debuttante. Noi daremo il massimo nella prima esibizione, poi vedremo. Comunque è un peccato che la Rai non partecipi, speriamo di essere da stimolo anche in questo.

Parliamo della vostra carriera. Tante esibizioni in giro per l’Italia nei più importanti stadi e palasport, poi un singolo di buon successo. A quando l’album?

Ci stiamo lavorando, dovrebbe essere pronto dopo l’estate. Comprende undici brani inediti, compresa la canzone “Complice” che portiamo all’Eurofestival. C’è molto della nostra musica, dei suoni che ci piacciono. Il titolo? Ancora da decidere.

Ascoltando la vostra musica, sia in rete che sul vostro myspace, emerge come il brano “Complice” sia molto diverso dalla vostra produzione. Più pop e meno rock. Come mai questa differenziazione?

Effettivamente noi piace soprattutto un sound ‘anni’80. I Cure ma anche i Depeche Mode, i Massive Attack sono le cose che ascoltiamo i nostri punti di riferimento, anche se poi non vogliamo emularli ma creare un sound nostro .

“Complice” è molto diversa da tutto questo, perchè ci siamo accorti che in questa manifestazione un certo tipo di canzoni, più di impatto, mancavano. C’è molta dance, ci sono ballate, ci sono i suoni anni’80. Ma un brano come il nostro non c’era. E quando l’abbiamo fatto sentire in prova ci hanno fatto molti apprezzamenti. Crediamo di aver fatto la scelta giusta.

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