Bring Me The Horizon all’Alcatraz – foto, video e commenti dal concerto di Milano, 8 Aprile 2016
Locale soldout per il concerto della “svolta” per il gruppo di Sheffield: ecco com’è andata.
Ho visto i Bring Me The Horizon suonare concerti davvero difficili in Italia: il Sonisphere 2011, seguito dal supporto ai Machine Head lo stesso Novembre… in queste occasioni la band inglese ha tirato fuori le palle e incurante delle bottigliate e delle dita medie ha sfornato un gran concerto, per non darla vinta agli hater e per soddisfare chi era lì per loro.
E’ interessante quindi vederli in uno show headliner sul palco A dell’Alcatraz di Milano, club andato soldout sulla spinta di That’s The Spirit, il disco del 2015 che ha segnato una svolta nella direzione musicale della band: il lieve allontanamento dal metalcore, per approdare a lidi più vicini ai Linkin’ Park, ha premiato in termini di pubblico e critica.
Questa “svolta” si nota fin dalla scelta della band di supporto: i Don Broco sono milioni di anni luce lontani dai Pierce The Veil visti con i BMTH all’Alcatraz nel 2012, e propongono un sound moderno-ma-moscio. Sono giovani ma suonano come vecchi, forse è il commento più carino che si possa fare sul loro sound basato principalmente sull’elettronica poco spinta, e che per qualche motivo incomprensibile sfocia sul finale con una cover del riff di Killing In The Name. Se in un set gli applausi più grossi li prendi con dieci secondi di Rage Against The Machine, c’è qualcosa che non va, e non è esattamente comprensibile come mai i BMTH abbiano deciso di portarsi dietro proprio loro per tutto il tour.
Basta comunque che vengano tolti i teli al palco per svelare la scenografia di luci led per gli headliner, e tutti si dimenticano dei Don Broco.
Quando poi quelle luci si accendono, mostrando il logo del nuovo disco e poi una serie di parole, è il delirio: è in quell’istante che i Bring Me The Horizon salgono sul palco. Fra il pubblico parte una ressa fenomenale, e dopo pochi minuti la zona-infermeria dell’Alcatraz si trasforma in un accampamento di guerra, con una miriade di ragazze svenute ed il personale dell’ambulanza che non sa più dove sistemarle. Troppo caldo, troppa emozione, troppa ressa: per alcune di loro il concerto è già finito, fra lacrime di disperazione. Per chi rimane dentro, fra le prime file soprattutto, le lacrime sono invece di gioia, soprattutto nei frequenti momenti in cui Oli si avvicina alle transenne e tocca la mano un po’ a tutti. La sua prestazione è meno rabbiosa di un tempo (forse esibirsi davanti ad un pubblico ostile aiuta a “caricarsi” per certi brani!), ma è più equilibrata: arriva a fine concerto ancora con la voce, parla meno ma agisce molto di più fra un brano e l’altro.
La parte del leone nella scaletta la fanno i brani del nuovo disco e del precedente Sempiternal, mentre dal passato vengono pescati solo due pezzi immancabili: la svolta, insomma, è veramente compiuta.
Probabilmente con un disco ed un concerto di questo tipo i Bring Me The Horizon non faranno cambiare idea ai “metallari duri e puri” che li schifano da sempre, ma perlomeno il successo garantirà al gruppo di Sheffield di non dover più suonare in apertura a gruppi “difficili” come Iron Maiden e Machine Head. Anzi, forse non dovranno mai più aprire per nessuno, con un ruolo da headliner assicurato.
Ecco le foto del concerto, basta cliccare su una per far partire la gallery, da cui poi si possono ingrandire ulteriormente gli scatti… Altre foto del pubblico delle prime file si trovano sulla pagina Facebook di MusicaMetal/Soundsblog, con tanti scatti pronti ad essere taggati!
Setlist:
Doomed
Happy Song
The House of Wolves
Go to Hell, for Heaven’s Sake
Chelsea Smile
Throne
Shadow Moses
Sleepwalking
True Friends
Follow You
Can You Feel My Heart
Antivist
—–
Blessed With a Curse
Drown