Ensiferum e Fleshgod Apocalypse al Fabrique: foto-report dal concerto di Milano, 18 Aprile 2016
Grande serata di grande metallo: gli Ensiferum non deludono mai, e i Fleshgod Apocalypse sono un incredibile valore aggiunto.
Dèi del metal, perdonatemi se la mia fede ha vacillato per qualche giorno, mentre la data del concerto degli Ensiferum si avvicinava. Ebbene sì, ho dubitato della mia partecipazione al concerto – per motivi personali, ok, ma anche per una certa sensazione di “oddio (del metal) ma non li ho appena visti?” che a volte coglie noi metallari privilegiati che abitiamo nella fascia delle tangenziali di Milano. In effetti gli Ensiferum sono passati (con estrema gloria) nel Marzo 2015 al Live di Trezzo, e nel 2013 avevano suonato (sempre a Trezzo) all’Heidenfest.
Insomma, per quanto io adori andare a concerti, sarei anche disposto a condividere anche con i metallari del Centro-Sud qualche show – Roma e Napoli probabilmente aspettano di vedere qualche vichingo di questo calibro, mentre qui al Nord ci permettiamo di mettere in dubbio la chiamata alle armi degli Ensiferum.
Alla fine, il richiamo è stato accolto anche grazie alla presenza dei Fleshgod Apocalypse, che non vedevo live da qualche tempo e il cui ultimo disco, King, è veramente un pezzo massiccio di metallo italiano. E che dire: alla fine del loro show, il prezzo del biglietto era già venuto fuori. Una prestazione maiuscola, rinvigorata dal fatto di “trovarsi a casa”: anche se sono di Perugia, questa era l’unica tappa italiana di questo tour insieme agli Ensiferum, ed il calore non è mancato. Hanno suoni micidiali, una presenza scenica invidiabile, ed anche una cantante d’opera – dal vivo parte del loro sound orchestrale si perde un po’, ma la grinta death ne guadagna, per uno Spettacolo con la S maiuscola e da caratura internazionale. Veramente da applausi.
Quando poi gli Ensiferum iniziano il concerto con Axe Of Judgement, mi chiedo esattamente cosa mi fosse preso nel mettere in dubbio il concerto. Per dirla in termini semplici, cazz0 se gli Ensiferum spaccano. Punto e basta. Hanno da poco pubblicato Two Decades of Greatest Sword Hits, ed in pratica la setlist si basa proprio sul meglio del meglio della loro discografia. Tanti accenni al primissimo disco (all’epoca non cantanto da Petri, ma i cui brani ormai appartengono alla nuova formazione), tanti inni alla guerra… e tante canzoni d’amore, a giudicare da quanto duro abbia limonato una coppia davanti a me durante One More Magic Potion – probabilmente la posizione magica era a base di Viagra, perchè era da tempo che non vedevo tanta passione ad un concerto metal.
L’innesto di Netta Skog alla fisarmonica, al posto della tastiera di Emmi, è sicuramente vincente, aggiunge più dinamica al gruppo (che già è carico a mille di suo), e lo spettacolo è sempre più coinvolgente.
Dèi del metallo, perdonatemi ancora una volta per aver dubitato. Reciterò 10 “Warrior’s Prayer” per penitenza.
Tant altre foto del pubblico, e delle prime file, si trovano sulla pagina Facebook di MusicaMetal-Soundsblog, pronte per essere taggate. Provate a cercarvi…