Povia contro i Modà: “Magari avessi io un contratto con Rtl 102.5” (video)
La lettera dei Modà a Lorenzo Suraci ed il duro attacco di Povia.
Vi ricordate la lettera che Kekko dei Modà ha scritto al suo manager – nonché ‘numero uno’ di Rtl 102.5 e Baraonda – Lorenzo Suraci? In breve, il cantante ringraziava Suraci per il lavoro svolto negli ultimi sette anni, gli prometteva vicinanza in eterno e attaccava Radio Italia e Rds, ‘ree’ di aver chiuso ogni rapporto e non aver programmato il loro ultimo singolo. “Ma forse è meglio così, la gente non dirà più che i Modà ce l’hanno fatta perché hanno tre network e staranno meno sul cazzo anche agli altri”, sosteneva il leader della band prossima a SanSiro.
Povia, fresco di pubblicazione del nuovo disco, ha voluto rispondere a quella lettera. “Ciao a tutti – debutta il cantautore -. Questo video fa riferimento ad un articolo che ho appena letto, riguarda i Modà, il gruppo musicale. Cari Modà, voi vi lamentate perché Rds e Radio Italia per questa volta non hanno messo in programmazione come si deve il vostro nuovo singolo. Magari avessi io un contratto come lo avete voi con Rtl 102.5 che da anni vi trasmette per sette/otto volte al giorno e vi permette di far diventare ogni canzone che fate – bella o non bella è un dettaglio -, un successo sicuro. Perdonate per questa volta Radio Italia e Rds che non hanno trasmesso il vostro nuovo singolo, ogni tanto ci sta che qualche ciambella vi riesca senza buco. Fatelo più che altro per il rispetto di tutti quegli artisti che hanno dei brani belli, che però non avendo magari come voi un contratto con una o tre radio importantissime network, non vengono trasmessi o vengono trasmessi poco, magari vengono presi poco in considerazione, per esempio me, che sono uno dei pochi cantautori veri che sono rimasti in Italia”.
Lo sfogo de l’interprete de I bambini fanno oh e Vorrei avere il becco prosegue: “Ricordatevi, ragazzi dei Modà che voi, grazie a queste tre radio, Rtl, Rds e Radio Italia, e di conseguenza tutte le altre che poi si accodano quando le vostre canzoni diventano successi grazie a questi tre network, e grazie a queste tre radio avete riempito e riempirete lo stadio San Siro di Milano, non è una cosa da tutti. Magari avessi io per ogni canzone che faccio anche soltanto un passaggio al giorno a notte fonda su Rtl, Rds e Radio Italia. Quindi spezzo una lancia a favore di queste radio che, ragazzi dei Modà, anche se fate comunque della bella musica, vi hanno miracolato”.
Le “belle canzoni”, assicura poi, le fa, “ma come succede non solo a me, ma a tanti big veri, le canzoni poi una volta mandate alle radio non vengono trasmesse o non vengono trasmesse come si deve. La mia canzone Al Sud parla dell’amore storico-culturale in difesa del Sud Italia, che è stato impoverito da dopo l’unità d’Italia. Ecco, per questa canzone ho soltanto 42.000 visualizzazioni. Oddio, non sono poche, ma ne vorrei di più. Non è che posso mandare, appunto, una lettera ai milioni di utenti YouTube dicendo ‘Hey come vi permettete di non cliccare play sul mio brano?’. Muovetevi allora, fatelo diventare un successo voi perché io non ho le radio che mi trasmettono ogni cosa, ho soltanto te e rischio di non fare più questo lavoro”.
Tosto.
Kekko dei Modà scrive a Lorenzo Suraci, la lettera completa
“Dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti ho capito che con te non sarebbe stata assolutamente facile, e non semplicemente per il tuo carattere, perché di quello sono bravi a parlare solo quelli che non ti sanno affrontare, ma per i coglioni! Sì, i coglioni, perché come ben sai quelli non te li regala nessuno, o li hai o non li hai.
Le chiacchiere e le cattiverie che ti circondano e spesso circondano anche me non sono niente confronto ai risultati che abbiamo ottenuto.
Io ti ho conosciuto a fondo in questi sette anni, fuori e dentro il lavoro, e anche ora che siamo rimasti soli abbiamo dimostrato assieme la nostra forza raddoppiando San Siro e timbrando un triplo platino di quelli che io e te metteremo nei salotti di casa nostra, mentre loro se lo porteranno attaccati ai coglioni…. anzi, quelli i coglioni non li hanno nemmeno, ma al collo per tutta la vita come un peso. Ma forse è meglio così, la gente non dirà più che i Modà ce l’hanno fatta perché hanno tre network e staranno meno sul cazzo anche agli altri.
Non so quanto durerà la carriera dei Modà o quante tournée faremo ancora, ma di una cosa sono certo: tutto quello che farò lo farò con te al mio fianco. Perché se sono sicuro che ci scanneremo ancora nel nostro cammino, sono anche sicuro che quando ci sarà da combattere sarai in prima linea con me, mentre gli altri continueranno a divertirsi tra assoli di chitarra e giri in elicottero”.