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Gianni Fiorellino a Blogo: “Musica neomelodica, realtà definita. Sanremo? La più completa macchina promozionale italiana”

Intervista a Gianni Fiorellino per Soundsblog.it

pubblicato 14 Luglio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 15:41

Tra le ugole più amate del panorama neomelodico napoletano, Gianni Fiorellino, si è raccontato a cuore aperto tra passato, presente e futuro sempre accompagnato dalle note e con qualche incursione nel piccolo schermo.

– Che cosa rappresenta la musica neomelodica nel tessuto discografico italiano?

Una realtà ben salda e definita. A volte bisfrattata, a volte apprezzata… indipendentemente dagli artisti che la rappresentano puo’ avere un potenziale di mercato ampio.

– Ci sono ancora tanti pregiudizi verso questo genere musicale?

Non più quelli di vent’anni fa.

– Quali sono le tematiche che affronti maggiormente nelle tue canzoni?

Amore in tutto e per tutto.

– Sei stato ben due volte a Sanremo. Ritorneresti all’Ariston?

Assolutamente sì. Sanremo è la più completa macchina promozionale italiana.

– Che ricordo hai di Music Farm? La rifaresti?

Lo rifarei. Molto positivo. Mi sono divertito molto.

– Quali sono stati i tuoi riferimenti musicali?

In maniera canta Stevie Wonder in primis. In maniera suonata Chick Corea, Michel Camilo, Carosone.

– Quale è l’aspetto del tuo lavoro che più ti appaga come artista?

Sono due, q– Programmi come il Boss delle Cerimonie hanno preservato l’immagine dei neomelodici?uello produttivo ed i live.

– Una Napoli dei neomelodici tra geste di piazza, concerti, matrimoni, serenate, serate per lidi e locali… cosa c’è oltre quello mostrato dalle tv nazionali?

Poco altro. E c’è anche tanto insuccesso in molti artisti che, a volte, sono pure bravi. Qui non è facile raggiungere il successo.

– Programmi come il Boss delle Cerimonie hanno preservato l’immagine dei neomelodici?

Stereotipata ma in linea di massima ben descritta.

– Sei conosciutissimo a Napoli e non solo. Come riesci a gestire vita privata con la professione?

Mai avuto problemi. Sono molto leggero e amo il rapporto con la gente.

– Come è l’accoglienza dei fan fuori dai confini regionali?

Buona.

– Un aspetto che mi incuriosice molto sono i duetti. Come scegli il collega con cui incidere un brano?

Non ho mai quasi scelto nessuno dei pochi partner con cui ho duettato. Sono quasi tutte operazioni nate per caso.

– Nel panorama artistico neomelodico c’è grande concorrenza. C’è rivalità tra di voi?

E’ un mondo come un altro. Ci trovi di tutto.

– Come si riesce a durare nel tempo?

Io credo con la passione, la forza e soprattutto con le canzoni belle.

– Manca, secondo te, un Festival che valorizzi la musica made in Napoli un po’ come accade a Napoli prima e dopo con la melodia classica?

Nel 1999 vinsi un Festival di Napoli su Rete4. Era un bel vestito per la musica napoletana. Ma e’ cose belle fernesceno subito.

– Da gennaio 2017, sarai protagonista di un programma su Real Time. Cosa puoi anticiparci?

Nulla. Ma sarà una cosa fortissima e nuova per tutti.

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