Gianni Fiorellino a Blogo: “Musica neomelodica, realtà definita. Sanremo? La più completa macchina promozionale italiana”
Intervista a Gianni Fiorellino per Soundsblog.it
Tra le ugole più amate del panorama neomelodico napoletano, Gianni Fiorellino, si è raccontato a cuore aperto tra passato, presente e futuro sempre accompagnato dalle note e con qualche incursione nel piccolo schermo.
– Che cosa rappresenta la musica neomelodica nel tessuto discografico italiano?
Una realtà ben salda e definita. A volte bisfrattata, a volte apprezzata… indipendentemente dagli artisti che la rappresentano puo’ avere un potenziale di mercato ampio.
– Ci sono ancora tanti pregiudizi verso questo genere musicale?
Non più quelli di vent’anni fa.
– Quali sono le tematiche che affronti maggiormente nelle tue canzoni?
Amore in tutto e per tutto.
– Sei stato ben due volte a Sanremo. Ritorneresti all’Ariston?
Assolutamente sì. Sanremo è la più completa macchina promozionale italiana.
– Che ricordo hai di Music Farm? La rifaresti?
Lo rifarei. Molto positivo. Mi sono divertito molto.
– Quali sono stati i tuoi riferimenti musicali?
In maniera canta Stevie Wonder in primis. In maniera suonata Chick Corea, Michel Camilo, Carosone.
– Quale è l’aspetto del tuo lavoro che più ti appaga come artista?
Sono due, q– Programmi come il Boss delle Cerimonie hanno preservato l’immagine dei neomelodici?uello produttivo ed i live.
– Una Napoli dei neomelodici tra geste di piazza, concerti, matrimoni, serenate, serate per lidi e locali… cosa c’è oltre quello mostrato dalle tv nazionali?
Poco altro. E c’è anche tanto insuccesso in molti artisti che, a volte, sono pure bravi. Qui non è facile raggiungere il successo.
– Programmi come il Boss delle Cerimonie hanno preservato l’immagine dei neomelodici?
Stereotipata ma in linea di massima ben descritta.
– Sei conosciutissimo a Napoli e non solo. Come riesci a gestire vita privata con la professione?
Mai avuto problemi. Sono molto leggero e amo il rapporto con la gente.
– Come è l’accoglienza dei fan fuori dai confini regionali?
Buona.
– Un aspetto che mi incuriosice molto sono i duetti. Come scegli il collega con cui incidere un brano?
Non ho mai quasi scelto nessuno dei pochi partner con cui ho duettato. Sono quasi tutte operazioni nate per caso.
– Nel panorama artistico neomelodico c’è grande concorrenza. C’è rivalità tra di voi?
E’ un mondo come un altro. Ci trovi di tutto.
– Come si riesce a durare nel tempo?
Io credo con la passione, la forza e soprattutto con le canzoni belle.
– Manca, secondo te, un Festival che valorizzi la musica made in Napoli un po’ come accade a Napoli prima e dopo con la melodia classica?
Nel 1999 vinsi un Festival di Napoli su Rete4. Era un bel vestito per la musica napoletana. Ma e’ cose belle fernesceno subito.
– Da gennaio 2017, sarai protagonista di un programma su Real Time. Cosa puoi anticiparci?
Nulla. Ma sarà una cosa fortissima e nuova per tutti.