Lady Gaga, Perfect Illusion: il tanto atteso ritorno si trasforma in un’occasione mancata?
Perfect Illusion di Lady Gaga: recensione e opinioni sul singolo.
Il problema, probabilmente, si nasconde dietro alla solita questione: le aspettative. Erano alte sul singolo che avrebbe anticipato il tanto atteso comeback di Lady Gaga -lo sono ancora, in riferimento all’album di inediti Joanne– ma Perfect Illusion non ha fatto faville. Nella prima settimana di vendite, il brano ha debuttato al 15esimo posto nella classifica americana della Billboard Hot 100. Le interpretazioni sono molte e disparate: per Lady Gaga è un risultato debole, soprattutto legato proprio al suo attesissimo ritorno, altri ancora confidano che, col passare dei giorni e delle settimane, la canzone possa risalire nelle charts internazionali dopo il boom delle prime ore.
Ma cos’ha che non va questa Perfect Illusion? Si chiedeva apertamente a miss Germanotta di tornare con un pezzo pop, catchy, radiofonico, ballabile. Il pubblico chiedeva di poter avere tra le mani una sorta di Bad Romance 2.0. Archiviate le atmosfere più “impegnate” e sperimentali di ARTPOP, anche la stessa Gaga sembrava aver capito che tornare a strizzare l’occhio dalla dance poteva essere la mossa migliore per riappropriarsi del successo iniziale. Il pezzo è sicuramente immediato, ritmato, energico, ma non ha quel pizzico in più, quell’originalità, quell’ingrediente che lo rende in stile “Gaga”. Poteva essere il brano di qualsiasi altra popstar, nota o meno nota. E, probabilmente, se non fosse stato un nome di serie A, sarebbe passato anche più inosservato.
Ho aspettato che uscisse anche il video ufficiale che accompagnava la canzone, in modo da comprendere il quadro nel suo insieme, ma la clip -condivisa nelle scorse ore- non aggiunge proprio nulla alla canzone. Vedere una scatenata ed esagitata Lady Gaga che canta la canzone, nel deserto, in mezzo alla folla, con una frenetica regia che cattura immagini volutamente confuse, non ha nemmeno quel pizzico di originalità che uno si può aspettare dalla celeberrima Mother Monster. Inutile andare nel deserto se le esterne del video le potresti girare nel giardino di casa o nel parco poco distante.
A dare una sorta di alibi a questa “semplicità” generale, è forse il progetto stesso al quale dovremo abituarci, senza maschere e senza orpelli. Basta folklore, trucco esagerato, vestiti folli e/o improbabili. Questa nuova Lady Gaga sarà più naturale e acqua e sapone che mai. E non è obbligatoriamente un male: cambiare è giusto, mutare aspetto e puntare alla “normalità” non è mica un delitto. Anzi. Il problema, però, è quando anche la semplicità si rispecchia nella musica e nel sound. In questo caso, da chi ha cercato sempre di stupire -riuscendoci o meno- è più difficile accettarlo.