Zibba a Blogo: “A Sanremo 2017 come autore dei brani di Marco Masini e Raige/Giulia Luzi”
Intervista a Zibba – Dall’attività di autore ai nuovi progetti come cantautore: “Il nuovo album si intitolerà Le Cose, uscirà a maggio 2017”.
Il cantautore Zibba, già visto sul palco del Festival di Sanremo nel 2014 (partecipò nella categoria Giovani con il brano Senza di te), continua a brillare nel parterre riservato ai grandi autori della musica. Dopo aver scritto per Emma, Patty Pravo, Max Pezzali, Alex Britti, Moreno e quant’altri, parteciperà alla prossima edizione del Festival come autore di ben due brani: Togliamoci la voglia della strana coppia Raige e Giulia Luzi e Spostato di un secondo di Marco Masini.
Facciamo un passo indietro. Come sei diventato autore?
“La voglia ce l’ho sempre avuta, è sempre stato un mio sogno poter scrivere per altri perché amo stare dietro le quinte e mi piace occuparmi degli altri. L’opportunità è nata con l’inedito scritto per Michele Bravi insieme a Tiziano Ferro (La vita e la felicità, ndr): quel brano mi ha permesso di entrare nel mondo degli autori attraverso un accordo editoriale (con Warner Chappell, ndr) che mi permette di fare questo di mestiere”.
Ancor prima di Michele Bravi, avevi scritto per Finardi e Cristiano de Andrè.
“E’ vero. Finardi e Cristiano de Andrè hanno creduto in me prima di tutti gli altri, sono stati il mio là”.
Come nasce un brano?
“Il processo creativo varia. Quando scrivo per me, non mi chiedo cosa sto scrivendo: scrivo e basta, con tutta la libertà del caso. Quando scrivo per qualcun altro, invece, cerco di mettermi al servizio del progetto e dell’interprete. Ogni autore ha il suo metodo”.
Quindi qual è il tuo?
“Non scrivo sperando che qualcuno poi possa cantare quel brano. E’ un metodo che non mi piace e che non fa bene alla musica in generale. Io cerco di scrivere con gli artisti, frequentandoli. Solo così la canzone che l’artista andrà a cantare sarà anche un po’ sua”.
Qual è il brano al quale sei più legato?
“Quello che ho dato a Cristiano de Andrè, Il mio essere buono. E’ l’unico brano della mia storia che ho dato a qualcun altro ma che avevo scritto per me. Cristiano se n’è innamorato, me l’ha chiesto e gliel’ho dato ma solo perché era lui. A qualcun altro non l’avrei dato”.
Quello che meritava qualcosa in più?
“Mi spiace che Luce degli Zero Assoluto non sia diventato un singolo. Conoscendo il potenziale di quella canzone, avrebbe avuto un buon riscontro. A dire il vero anche quella era una canzone rimasta nel cassetto, non l’avevo scritta appositamente per i ragazzi. L’abbiamo rispolverata e riscritta insieme”.
Uno dei tuoi sogni era scrivere per Emma. Ci sei riuscito.
“E’ vero, era uno dei miei sogni e sono felice di aver scritto Io di te non ho paura per lei. Emma mi ha anche ospitato nella data genovese del suo tour, ha fatto un gesto molto bello nei confronti degli autori del suo album. E’ stato un regalo non dovuto”.
Ti va di chiarire la faccenda legata a Tiziano Ferro? Alcuni giornali sostengono che tu l’abbia definito “ladro di canzoni”.
“Ci vogliamo bene, è un polemica inutile sulla quale non voglio tornare”.
Arriviamo a Sanremo. Come ricordi il tuo Festival in gara? Dicesti che non era “l’occasione della vita”.
“E’ stato figo e mi son divertito un sacco. Ci tornerei anche tutti gli anni. Ti dà una possibilità enorme, quella di far sentire la tua canzone, e ti fa fare anche un sacco di promozione”.
Quest’anno sarai in gara con ben due brani.
“Aspettavo da tempo di avere un mio brano in gara a Sanremo. Quest’anno ne avrò ben due, gioia doppia”.
Cosa dobbiamo aspettarci da Togliamoci la voglia, il brano cantanto da Raige e Giulia Luzi?
“E’ un brano molto cool, da ballare. E’ decisamente radiofonico, andrà molto forte in radio. E poi è proprio una bella coppia quella formata da Raige e Giulia Luzi, stupiranno”.
E Spostato di un secondo di Marco Masini? Carlo Conti ha detto che il suo brano è forte (“Sentirete il suo pezzo e nessuno dirà: ‘Cosa c’entra Marco tra questi 22?’“).
“E’ una bella canzone, sì. Ricordo ancora bene quando l’abbiamo scritta. Eravamo tutti davvero contenti e consapevoli di aver scritto qualcosa che comunica un messaggio forte. Mi auguro vada benissimo, se lo merita”.
Ci sono altri progetti con Masini?
“Questa è la prima canzone nata insieme e ne sono affezionato. Poi sono nate altre cose ma non so dirti se entreranno a far parte del suo prossimo disco. Sono comunque felice di collaborare con lui, anche perché non significa ‘scrivere per’ ma ‘scrivere con’: lui scrive e compone da Dio già da solo, non avrebbe bisogno di nulla”.
Entrambi i brani sanremesi sono nati da collaborazioni: con Diego Calvetti e lo stesso Masini per Spostato di un secondo; con Luca Chiaravalli, Antonio Iammarino e Raige per Togliamoci la voglia. Come si svolge il processo creativo quando si è in tanti?
“Ci si vede e si scrive. Lo sto facendo anche in questo momento, è all’ordine del giorno. Se scrivi e canti da solo, non potrai mai fare qualcosa di buono. Credo fortemente nella collaborazione con colleghi, autori o cantanti”.
Fra i tuoi colleghi, chi stimi?
“Sto collaborando da tempo con Calvetti e Chiaravalli, sono veramente due cavalli di razza. Mi sto trovando bene anche con Big Fish, così come con tutti gli altri con cui sto collaborando. Non lavoro con chi non mi trovo bene, è poco ma sicuro”.
Oggi ti senti più cautautore o autore?
“Non ho bisogno di chiedermelo. Ho voglia di fare, punto. Sto portando avanti un disco molto bello come cantautore, così come sto facendo delle belle cose come autore. Insomma, cerco di godermi la vita e cerco di seguire il naturale flusso degli eventi. In questo lavoro ti salvi solo se sei sincero con te stesso e fai le cose che ti piacciono”.
Per esempio?
“Se vuoi fare l’autore devi sapere cosa ti piace scrivere e per chi. Se vuoi fare il cantautore devi sapere in quale mondo vuoi muoverti e quali saranno le difficoltà che incontrerai nel tuo cammino. Una volta che sai chi sei e cosa vuoi, è tutto in discesa”.
Cosa si può dire del nuovo progetto da solista?
“Il nuovo album si intitolerà Le Cose e uscirà all’incirca a maggio”.
Resti indipendente? Qualche anno fa lo rivendicavi.
“Ci abbiamo giocato e ricamato quando son stato a Sanremo, essendo l’unico senza contratti con major. Non tengo particolarmente all’indipendenza, tengo piuttosto a trovare etichette che la pensino come me e che siano intenzionati a sposare il progetto come lo intendo io. Mi interessa poco se sono gialli o rossi. Se arrivasse un’etichetta forte con la voglia di abbracciare il mio progetto, potrei accettare”.