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Mostro, Ogni Maledetto Giorno: testo e video

Dopo un periodo di silenzio, Mostro esce dalla sua “gabbia mentale” con il nuovo video: guardalo su Blogo.it

pubblicato 21 Marzo 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 08:06

E’ online da un solo giorno, ma ha già quasi totalizzato 50,000 visualizzazioni su YouTube: si tratta di Ogni Maledetto Giorno, il nuovo singolo di Mostro, l’inizio di una nuova fase che lo porterà durante tutto il 2017 alla pubblicazione di nuove canzoni.

Questo nuovo singolo è un nuovo passo in avanti per l’artista romano, che in questi mesi ha cercato e ricercato il suono e le parole per iniziare un nuovo percorso artistico.
Un pezzo che al primo ascolto e alla prima visione del clip diventa naturalmente empatico: Mostro racconta in rima – ripreso in una prigione vestendo i panni di un condannato – la gabbia mentale che per tanto tempo lui e tanti altri si portano dentro; una restrizione che blocca la crescita personale o di “comprensione del proprio ruolo nel mondo”.
Per Mostro questo pezzo è una testimonianza di come sia riuscito a trovare la porta grazie alla scrittura, grazie alla sua penna che è stata la chiave per aprire la gabbia, evolversi come uomo e vivere al meglio il presente aspirando a un futuro migliore:
“Sono rimasto chiuso nella stanza più buia della mia mente per tutto questo tempo, scrivendo, provando e riprovando cercando qualcosa che neanche io sapevo cosa fosse, ma di cui sentivo il bisogno. Ogni maledetto giorno. Ma come sempre io non l’ho trovata, è stata lei a trovare me. La chiave era nelle mie mani, le porte si sono aperte. Finalmente, io sono libero”.

Potete vedere il videoclip cliccando qui su YouTube

Mostro, Ogni Maledetto Giorno – testo completo

Ho chiesto aiuto a Dio una volta sola
mi ha buttato a terra e poi mi ha preso a calci
tornai a casa con un occhio viola

Ma ho imparato cosa vuol dire fidarsi
la miseria non sta solo negli stracci
nei ragazzini che giocano scalzi
so che un sogno vale più di ogni altra cosa
quindi guardatevi dentro siete voi i poveracci
condividiamo lo stesso dolore
per questo nelle mie parole ti ritrovi
ma puoi perderti se entri nel mio cuore
intricate geometrie di rovi
la felicità va conquistata
quindi preparati perché la guerra è appena cominciata
lacrime di rugiada sopra i caschi dei soldati caduti per strada
in questo scontro io contro me stesso
il mio riflesso nello specchio lo prendo a testate
lascio il sangue sopra al muro
ops, scusate
stendo quattro strisce sul mio disco
e tiro su dal naso la cenere nera bruciate
sono, ciò che mancava al rap d’adesso
uno schizofrenico, depresso, mezzo pazzo
metto su YouTube un video in cui mi tiro fuori il cazo
guarda le faccio una rap reaction
non puoi fermarmi e chi ci prova si scava la fossa
sono letale come un cobra che stringe la morsa
senza catene d’oro, puttna salirò sul palco
con una collana fatta con le loro ossa
dentro quattro mura di cemento
ma più passa il tempo più mi sento che divento violento e brutale
rinchiuso nella mia prigione mentale
i miei occhi sono le finestre da cui guardo il mondo bruciare.

Le notti infinite aspettando l’alba che non sorgerà
pensavo soltanto ad una cosa, a fuggire lontano da qua
ricorda avevo solo il buio intorno
so che avrei dato luce a questo sogno
io lo sapevo, ci credevo, me lo ripetevo ogni maledetto giorno

Ogni maledetto giorno
ogni maledetto giorno
ce l’avrei fatta, lo sapevo, ci credevo, me lo ripetevo ogni maledetto giorno
ogni maledetto giorno
ho detto ogni maledetto giorno
io lo sapevo, ci credevo, me lo ripetevo ogni maledetto giorno.

Ho chiesto aiuto al diavolo una volta sola
mi ha teso la mano per rialzarmi
mi ha dato un microfono ed una pistola
poi se n’è andato senza salutarmi
per caricare, calibrare ogni parola
sputo proiettili dalla mia gola
perché so cosa vuol dire stare male fino a diventare tu, quel mostro che ti divora
e allora sali su quella montagna
ma se scivoli, se cadi ancora, ci riprovi ancora
e quando sarai in cima salta, chiudi gli occhi
e tira i dadi, apri le tue ali e vola
sognavo di non essere mai nato
pensavo che sarei finito accoltellato
che sarei impazzito
poi tutto è cambiato quando questa musica mi ha impossessato
è stato il rap che mi ha salvato
sarò sempre grato a Bassi Maestro
lui non lo sa ma è stato il mio maestro
succhiatemi il cazzo, ricorderò per sempre quella canzone
so a memoria ancora tutto il testo
ero un ragazzino, rimasi scioccato
quando per la prima volta per caso ascoltai quel pezzo
mi ha insegnato che sei merda da sputare
Cristo santo devi farlo non esiste via di mezzo
io griderò per la gente come me, come me quella gente griderà
per la mia città, per chi non ce la fa, griderò per chi è sempre giù, per chi non c’è più però è sempre qua
per le citatrici e i lividi
per tutte quelle cose orribili che ancora io mi porto dentro
questa penna è la chiave della prigione
stronzo comincia a scappare
le porte di stanno aprendo

Notti infinite aspettando quell’alba che non sorgerà
pensavo soltanto a una cosa, fuggire lontano da qua
ricorda avevo solo il buio intorno
so che avrei dato luce a questo sogno
io lo sapevo, ci credevo, me lo ripetevo ogni maledetto giorno

Ogni maledetto giorno
ogni maledetto giorno
ce l’avrei fatta, lo sapevo, ci credevo, me lo ripetevo ogni maledetto giorno
ogni maledetto giorno
ho detto ogni maledetto giorno
io lo sapevo, ci credevo, me lo ripetevo ogni maledetto giorno

Notti infinite aspettando quell’alba che non sorgerà
pensavo soltanto a una cosa, fuggire lontano da qua
ricorda avevo solo il buio intorno
so che avrei dato luce a questo sogno
io lo sapevo, ci credevo, me lo ripetevo ogni maledetto giorno

Ogni maledetto giorno
ogni maledetto giorno
ce l’avrei fatta, lo sapevo, ci credevo, me lo ripetevo ogni maledetto giorno
ogni maledetto giorno
ho detto ogni maledetto giorno
ogni maledetto giorno.

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