Sanremo 2018, Baglioni propone un brano anche alla Bertè (che rifiuta): tutto normale?
Baglioni assegna e propone brani ai Big: c’è chi accetta (come Ron) e chi declina (come la Bertè). C’è chi è dentro e c’è chi è fuori.
Dopo l’annuncio dei Big ammessi a Sanremo 2018 arrivano le reazioni degli esclusi dal Festival e nelle ultime ore ha colpito il post pubblicato da Loredana Bertè sulla sua pagina ufficiale. Alla vigilia era data tra i più papabili per la sezione Campioni e la sua assenza ha sorpreso i ‘bene informati’. E’ la stessa Loredana a raccontare il dietro le quinte dell’esclusione: lei ha presentato una canzone alla Commissione Artistica, ma non è piaciuta, evidentemente; le è stato quindi chiesto se fosse disponibile a portare in gara un brano scritto da Biagio Antonacci, arrivato in Commissione; quel brano, però, era già stato scartato dalla Berté che aveva puntato su altro. Il risultato è che la Bertè non sarà in gara a Sanremo 2018.
“Siamo “Ufficialmente dispersi”!
“Sul palco sono rose e fiori, dietro le quinte è guerra grande”…
Sono molto amareggiata.
Mi sono attenuta al regolamento del Festival di Sanremo presentando, tramite i canali ufficiali, nei tempi e nei modi richiesti, un pezzo al quale credevamo molto.
Il giorno prima della comunicazione dei nomi dei big in gara ARRIVA LA DOCCIA FREDDA: sono stata contattata dal portavoce del direttore artistico, il quale mi ha proposto una canzone di Biagio che era pervenuta alla commissione. Avrei dovuto provinarla in poche ore… ascoltarla, impararla, registrarla. Tra l’altro quel pezzo già mi era stato proposto da Biagio stesso qualche settimana prima ed io gentilmente avevo declinato, spiegandogli che già avevo fatto la mia candidatura ufficiale.
Alla fine ho deciso di restare fedele alla mia scelta artistica, sicura che avrei dovuto rinunciare al festival.
Mi spiace per il mio pubblico che aspettava di rivedermi su quel palco, ma ho preferito essere fuori da Sanremo e non tradire il mio mondo artistico piuttosto che essere in gara con qualcosa che non mi somigliava.
#coerenza #rispettopermestessa”
Il post scritto da Loredana svela, quindi, alcune delle dinamiche attivate nella selezione dei brani di quest Sanremo 2018: già l’ammissione in gara di un brano inedito di Dalla posseduto da Baglioni e da lui assegnato a Ron (quindi non presentato dall’esecutore) aveva fatto scattare il campanello d’allarme a qualcuno. Di certo si tratta di un’operazione musicalmente interessante, che riporta in gara un testo di Dalla con la voce di uno dei suoi più grandi amici e dei suoi storici collaboratori. Quasi un lavoro esegetico, sia pur con la benedizione del direttore artistico, il che potrebbe dare un certo vantaggio al pezzo: nella fattispecie, l’assenza di eliminazione può essere un’attenuante per l’eventuale vantaggio.
In questo caso, invece, si configura una situazione diversa: a fronte di una canzone scartata, si prova a ‘mantenere’ l’artista proponendole una canzone arrivata in Commissione, evidentemente piaciuta. E infatti la replica di Claudio Baglioni, a mezzo ufficio stampa, non si fa attendere:
“La commissione musicale del festival di Sanremo, presieduta da Claudio Baglioni, ha proposto a Loredana Bertè un brano presentato da Biagio Antonacci come autore. Era una semplice proposta e lei non la ha accettata. La commissione, pur apprezzando il brano presentato da Loredana Bertè, non lo ha ritenuto tale da poter entrare nella rosa dei venti Big in gara. E d’altronde, scelte ugualmente dolorose hanno riguardato all’incirca altri 120 artisti. Se con Loredana è stato fatto questo tentativo era proprio perché la commissione ci teneva alla sua presenza”.
La risposta non dirime i dubbi: Antonacci l’ha presentata “come autore”, ma chi avrebbe dovuto cantarla? Stando alla dichiarazione stampa, almeno questo brano non farebbe parte della collezione privata del Direttore Artistico. E’ arrivata ‘orfana’ di esecutore, quindi?
Resta la questione delle ‘assegnazioni’ e dei ‘ripescaggi’ da parte del Direttore: scartato il suo brano, la Bertè ha scelto di non andare a Sanremo a ogni costo, con un pezzo che aveva peraltro già scartato. Non a caso usa gli hashtag #coerenza #rispettopermestessa. La sensazione è che Baglioni oltre a direttore artistico e conduttore abbia avocato a sé anche un’aura da ‘Deus Ex Machina’. Uno e trino, insomma. Non sarà un po’ troppo tutto insieme? A occhio direi che sia Conti che Pippo Baudo abbiano avuto in passato un ruolo così totalizzante nell’organizzazione del Festival, ma va detto che nessuno dei due è un cantante (no, “It’s Okay It’s All Right” e “Il mio nome è Donna Rosa” non valgono), né avevano contratti discografici in essere.
Il Festival di Baglioni, ospitato dall’amabile cittadina di Sanremo, si fa a suo modo sempre più interessante.