Franco 126, Frigobar è il nuovo singolo (Testo e Video)
Il singolo da solista del rapper romano.
Lo scorso 10 ottobre, è stato pubblicato il primo singolo ufficiale da solista di Franco 126, il rapper romano noto per il suo sodalizio artistico con il rapper e produttore Carl Brave con cui ha pubblicato l’album di successo, Polaroid.
Il primo singolo di Franco 126 si intitola Frigobar. Il video, pubblicato lo scorso 9 ottobre su YouTube, al momento della pubblicazione di quest’articolo, ha raggiunto le 600mila visualizzazioni. La canzone, inoltre, è prodotta da Ceri. Frigobar è il primo singolo estratto dal primo album da solista di Franco 126 che sarà pubblicato nei prossimi mesi.
Tornando al suo sodalizio con Carl Brave, il duo ha ricevuto diversi Dischi d’Oro e di Platino con i singoli Pellaria, Polaroid, Sempre in due, Solo guai, Enjoy, Noccioline, Argentario, Lucky Strike, Barceloneta, Alla tua e Tararì Tararà. L’album Polaroid, invece, ha ottenuto la certificazione di Disco di Platino.
Di seguito, trovate il testo di Frigobar. Cliccando sulla foto in alto, potete vedere il video.
Franco 126 – Frigobar: il testo
Va sempre alla stessa maniera
Con te che sbatti la portiera
E ti allontani dandomi la schiena
E sto solo questa sera, che mi sopporto a malapena
Lancio i vestiti a caso su una sedia
Resto in attesa
È una bottiglia aperta, ma ‘sto vino non disseta
La tele sempre accesa
Scorrono i titoli di coda di qualche telenovela
E io scuoto la testa, nego l’evidenza
Abbiamo perso il treno e pure la coincidenza
Vabbè pazienza
Non ha importanza.
La pioggia bussa contro il finestrino
E noi a discutere di niente fino a far mattino
Ricordi, appannavamo i vetri col respiro
Te ne vai di già?
Le foglie morte otturano il tombino
E come al solito mi contraddico di continuo
Ripeto che faccio soltanto un altro giro e svuoto il frigobar.
Vabbè, dai, poco importa
Solo un’altra giornata storta
Se va così non è né mia né tua la colpa
E lo so, vuoi una risposta
E io vorrei dire qualcosa, ma le parole mi muoiono in bocca
Ma forse è inevitabile
E ci sta posto solo in un passo carrabile
Ho messo il piede in una di queste pozzanghere
Le nuvole impigliate tra antenne e parabole
E su ‘sta strada solo passi falsi
Solo ritardi, sbagli e birre Weiss
Se ho fatto tardi resto ad aspettarti
E non ho altri programmi.
E non ho altri programmi.
La pioggia bussa contro il finestrino
E noi a discutere di niente fino a far mattino
Ricordi, appannavamo i vetri col respiro
Te ne vai di già?
Le foglie morte otturano il tombino
E come al solito mi contraddico di continuo
Ripeto che faccio soltanto un altro giro e svuoto il frigobar.
Oramai guido senza meta e penso ai fatti miei
Gli occhi fissi sul guardrail
Come mai non so che è successo?
Forse ho perso un frame, non saprei.
La pioggia bussa contro il finestrino
E noi a discutere di niente fino a far mattino
Ricordi, appannavamo i vetri col respiro
Te ne vai di già?
Le foglie morte otturano il tombino
E come al solito mi contraddico di continuo
Ripeto che faccio soltanto un altro giro e svuoto il frigobar.