Subsonica feat. Willie Peyote, L’incubo: nuovo singolo in radio dall’8 marzo 2019
Subsonica feat. Willie Peyote, L’incubo: video, testo e significato della canzone
“L’incubo” è il titolo del nuovo singolo dei Subsonica estratto dall’album 8 (pubblicato a ottobre 2018), che vede il featuring del rapper torinese Willie Peyote. Il rapporto di profonda reciproca stima tra la band e Willie è stato espresso chiaramente anche sul palco durante il tour invernale, con una intera sezione del concerto dedicata a questa collaborazione.
“L’incubo” è caratterizzato da un sound che riporta alle sonorità degli esordi del gruppo.
Il testo del brano racconta lo smarrimento del restare sospesi tra le proprie certezze e i timori di un passo verso l’ignoto, necessario per dare vita alle proprie aspirazioni. La strada dei Subsonica incontra quindi quella di Willie Peyote, rapper, autore di testi brillanti e graffianti, ma soprattutto testimone di una rinata vitalità musicale torinese, molto apprezzata ovunque.
A seguire audio e testo della canzone.
Subsonica feat. Willie Peyote, L’incubo, Testo
È come stare appeso ad un laccio
Sospeso nel tuo spazio
Un altro errore e ti perderai laggiù
Senza far rumore
E fuori il mondo aspetta
Una tua decisione in fretta
Per giudicare se la rotta è giusta
E se lo seguirai
Ed è arrivato il tempo di affrontare
Quella paura che non sai spiegare
Giusto o sbagliato, si confondono laggiù
Da questa distanza
L’incubo di quando non sai più decidere
Tra un equilibrio stanco e ciò che puoi vivere
La corda che ti lega a quello che di più caro hai
E un cappio stringe e soffoca
L’incubo di quando non riesci a decidere
Tra ciò che ti protegge e quello che è da recidere
In fondo a cosa serve questa libertà
Quando non sai che fartene
La tua coscienza di esame sanguina a volte
E quando sanguina arrivano a frotte
Vengono tutti a cercare risposte
A parte le casse se fossi
Un colpo al cerchio un colpo alla bocca
La solitudine dei numeri primi
I secondi non hanno numeri affini
Non hanno numeri affatto
Tra l’istinto e la razza
Quanto è sottile lo spazio per coscienza e coraggio
Ma forse l’ansia di deludere
L’aspettativa che poi non ti aspetta
A fare nascere ogni dubbio
Ogni perplessità
Con la paura di essere normale
Di non avere niente da gridare
Ok nessuno si ricorderà
Neanche un po’ di te
L’incubo di quando non sai più decidere
Tra un equilibrio stanco e ciò che puoi vivere
La corda che ti lega a quello che di più caro hai
E un cappio stringe e soffoca
Quell’incubo di quando non riesci a decidere
Tra ciò che ti protegge e quello che ti può uccidere
In fondo a cosa serve questa libertà (se non la usi)
Quando non sai che fartene
Cercare un capro espiatorio più misero
Che se va bene sei un grande, sei un idolo
Ma se va male mi aspettano al varco e quando decidono
Hanno paura se sembri più libero
Cercano un capro espiatorio più misero
Che gli assomigli terrestre e mammifero
Se già in passato c’è stato un messia ma questi lo uccisero
Mi ribello a Lucifero
L’incubo di quando non sai più decidere
Perché hanno un capro espiatorio più misero
La corda che ti lega a quello che di più caro hai
Fai paura se sembri più libero
L’incubo di quando riesci a decidere
Cercano un capro espiatorio più misero
In fondo a cosa serve questa libertà
Che se va bene sei un grande sei un idolo
L’incubo di quando non sai più decidere
Tra un equilibrio stanco è ciò che puoi vivere
La corda che ti lega a quello che di più caro hai
Fai paura se sembri più libero
Quell’incubo di quando non riesci a decidere
Tra ciò che ti protegge da quello che ti può uccidere
In fondo a cosa serve questa libertà
Fai paura se sembri più libero
L’incubo di quando non sai più decidere
Tra un equilibrio stanco è ciò che puoi vivere
La corda che ti lega a quello che di più caro hai
Fai paura se sembri più libero
Quell’incubo di quando non riesci a decidere
Tra ciò che ti protegge da quello che ti può uccidere
In fondo a cosa serve questa libertà
Fai paura se sembri più libero