X Factor 2019, Nicola Cavallaro a Blogo: “Le critiche come un motivo per migliorarsi. X Factor e The Voice Francia? Due esperienze diverse”
X Factor 13, Nicola Cavallaro si racconta dopo l’eliminazione nel talent show
Nicola Cavallaro è stato il secondo concorrente eliminato a X Factor 13, oltre a Giordana Petralia, nella puntata in onda giovedì 28 novembre 2019. Ecco la scheda del cantante, membro della squadra Over di Mara Maionchi, come riportata dal sito di Sky:
Nicola Cavallaro ha 28 e viene da Catania. Ha servito nel corpo dei paracadutisti Folgore dell’esercito italiano, ora studia medicina ma la musica è da sempre la sua grande compagna di vita. Sempre energetico e propositivo sul palco e fuori, crede nella legge dell’attrazione e che ognuno è artefice del proprio destino. Sul palco di XF13 sarà energia pura.
Abbiamo intervistato Nicola a poche ore dalla sua eliminazione nel talent show. Ecco cosa ci ha raccontato.
Come hai vissuto l’esperienza di X Factor e alcune critiche dei giudici che, a volte, non ci sono andati molto leggeri nei tuoi confronti.
Io ho cercato sempre di vivere il tutto con un minimo di leggerezza e di vedere le critiche come un motivo per migliorarsi, anche perché in effetti non sono state molto poche (ride). Io penso che chi vuole fare questo mestiere deve sapere che le critiche possono sempre arrivare, ho cercato di viverle come qualcosa che potesse aiutarmi a migliorare, nulla di più.
Nicola ammette sulle critiche di ieri sera. Era molto emozionato a cantare “The Sound of silence”: “Mi dispiace che non sia arrivata emozione, entriamo nel de gustibus e devo fare un passo indietro”. A livello di canzoni eseguite, ammette che, tra i vari pezzi, avrebbe evitato di fare “Happy” ma “ho sempre rispettato Mara a livello di professionalità e ci è sempre andate bene”.
Crede che ad avere più possibilità di vittoria in questa edizione sia Sofia, concorrente della squadra di Sfera Ebbasta.
Ho letto che hai anche partecipato a The Voice in Francia. Volevo chiederti dell’esperienza nel talent show francese e un confronto con la tua partecipazione a X Factor.
Sicuramente il primo problema di partecipare a due talent è soprattutto personale. Non è facile ripetere un’esperienza del genere, si entra a che fare con un meccanismo che ti stressa non poco. Ho fatto il primo talent fuori perché ero convinto di aver fatto un album che potesse essere pubblicato più fuori Italia che qui. Ora ho avuto il piacere e l’onore di tornare in italia, non è stato facile, non ti ridici “Ora ne rifaccio un altro” però sono due esperienze molto differenti, un meccanismo diverso. Qui ho sentito parecchio la permanenza forzata al loft che è un fattore di stress non indifferente.
Ammette di essere dispiaciuto di aver visto i giudici, in molti casi, duri nei suoi confronti. Umanamente parlando è sempre stato impeccabile il suo rapporto con i giudici anche se, sul palco, nei pareri, “qualche carezza in più mi avrebbe sicuramente aiutato”