Gli anni più belli di Claudio Baglioni: il malinconico sguardo verso un passato più vivo che mai
Gli anni più belli, un brano già potenziale classico del repertorio di Claudio Baglioni
Gli anni più belli è il titolo del nuovo singolo di Claudio Baglioni, brano portante della colonna sonora dell’omonimo film di Gabriele Muccino, in uscita il 13 febbraio 2010.
Così è descritto il pezzo:
Un brano sulla limpidezza, la vitalità e il richiamo di libertà dei sogni dell’adolescenza: “Noi che volevamo fare nostro il mondo e vincere o andare tutti a fondo”; sul valore dell’amicizia e sul rapporto tra amore e dolore: “E sapere già cos’è un dolore e chiedere in cambio un po’ d’amore”; sull’esigenza di cercare dentro di noi le energie per vivere il futuro: “Noi in una fuga da ribelli un pugno di granelli noi che abbiamo preso strade per cercare in noi gli anni più belli”.
E fin dal primo e immediato ascolto, “Gli anni più belli” è il tassello ideale da aggiungere nella discografia del celebre cantautore.
A poche ore dal Capodanno 2020, in ore dedicate a bilanci e progetti per i prossimi 12 mesi, la canzone è perfetta per accompagnare questi momenti dedicati a noi stessi. Un brano permeato da malinconia e nostalgia, non straziante ma in grado di portare un sorriso dolceamaro durante l’ascolto. Perché, chi ha abbandonato da tempo (o da poco) la “meglio gioventù” non può non rispecchiarsi nei passaggi del testo.
Speranze, voglia di agguantare la vita, di sognare in grado. Siamo proprio noi quei “NOI” … “con le ferite dei duelli, le spalle di fardelli, che abbiamo spinto il cuore a battere per noi, che siamo stati lupi e agnelli… e abbiamo chiesto al cielo di ridare a noi gli anni più belli”.
Gli anni più belli racchiude, mette in scena e in vita -come in una sequenza di immagini personali da ripescare nei ricordi- quel lontano futuro di allora, il crescere insieme, incoscienti della vita che separerà e allontanerà quasi tutti, in sentieri e vie che il destino e le nostre scelte detteranno.
“Noi, una bufera di capelli in aria a far castelli noi, che abbiamo urlato al vento che cantare noi (…) in una fuga da ribelli”
Gli anni delle scelte, delle decisioni, del mordere la vita e di quel tempo che sembrava così infinito e lontano.
“Noi che volevamo fare nostro il mondo. E vincere”
Ascolta qui sotto la canzone: