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Sanremo 2020, Achille Lauro: Me ne frego: testo della canzone

Sanremo 2020 – Achille Lauro: Me ne frego, il significato, di cosa parla la canzone

pubblicato 4 Febbraio 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 10:23

Ecco il testo di Me ne frego di Achille Lauro in gara a Sanremo 2020


Noi sì
Noi che qui
Siamo soli qui
Noi sì
Soli qui
Fai di me quel che vuoi sono qui
Faccia d’angelo
David di Michelangelo
Occhi ghiacciolo
Dannate cose che mi piacciono
Ci son cascato di nuovo
Ci son cascato di nuovo
Pensi sia un gioco
Vedermi prendere fuoco
Ci son cascato di nuovo
Tu sei mia
Tu sei tu
Tu sei più
Già lo so
Che poi lì
Che non so più
Poi chi trovo
Chi trovo.
Sono qui
Fai di me quel che vuoi
Fallo davvero
Sono qui
Fai di me quel che vuoi
Non mi sfiora nemmeno
Me ne frego
Me ne frego
Dimmi una bugia me la bevo
Sì sono ubriaco ed annego
O sì me ne frego davvero
Sì me ne frego
Prenditi gioco di me che ci credo
St’amore è panna montata al veleno
È instabile
Fragile
È una strega
Solo favole
Favole
A far la scema
È abile
Agile
Quel modo
Insospettabile
O mio Dio sì
Lei
Che dice a me
Voglio te
Ma vuole
Quello che non sa di sé
Dai
Vorresti che buttassi tutto quanto all’aria per te
Si perché
Per un capriccio
Lo sai
Che è cosi
Non si può non si può
Come no
Non mi sfiora nemmeno
Me ne frego
Me ne frego
Dimmi una bugia me la bevo
Sì sono ubriaco ed annego
O sì me ne frego davvero
Sì me ne frego
Prenditi gioco di me che ci credo
St’amore è panna montata al veleno
È una vipera in cerca
Di un bacio
Che poi
Le darò
Io sempre in cerca
Di quello che ho perso
Perdendo
Le cose che ho
Amore dimmi qualcosa
Qualcosa di te
Che non so
Cosi mi prendo anche un piccolo pezzo
Di te
Anche se non si può
Fai quel che vuoi
Me ne frego
Me ne frego
Dimmi una bugia me la bevo
Sì sono ubriaco ed annego
O sì me ne frego davvero
Sì me ne frego
Prenditi gioco di me che ci credo
St’amore è panna montata al veleno
Ne voglio ancora

Me ne frego è il titolo della canzone di Achille Lauro presentata al Festival di Sanremo 2020.

A distanza di un anno dal boom ottenuto grazie al brano “Rolls Royce“, Achille Lauro ha deciso di ripresentarsi in gara al Festival di Sanremo 2020. E il suo brano è stato selezionato tra i nomi dei 22 Big scelti da Amadeus. Il titolo della canzone che il rapper porterà sul palco del Teatro Ariston sarà svelata solamente in occasione della diretta de “I soliti ignoti”, lunedì 6 gennaio 2020.

Achille Lauro è il nome d’arte di Lauro De Marinis, anno 1990, nato a Roma. Fin da giovanissimo, insieme al fratello si appassiona alla musica e al rap underground. Dopo i primi buoni riscontri in ambito musicale, insieme al suo producer Edoardo Manozzi (Boss Doms) Lauro ha preso parte all’edizione del 2017 dello show Pechino Express. E come coppia dei Compositori sono riusciti a posizionarsi al terzo posto.

Nel gennaio 2019 ha pubblicato la sua autobiografia Sono io Amleto.

Il suo primo mixtape risale al 2012 e si intitola “Barabba“. Insieme al secondo lavoro, Harvard, uscito un anno dopo, i brani vengono distribuiti in forma gratuita per il download sul web.

Nel 2013 entra nella “Roccia Music” e l’anno seguente esce il suo primo disco, Achille Idol immortale. Nel progetto collabora con Marracash, Noyz Narcos, Gemitaiz e Coez.

E’ poi la volta dell’Ep Young Crazy. Nel 2015 è il momento del secondo album, Dio c’è.

Attraverso una etichetta indipendente, nel 2016 esce “Ragazzi madre” e ottiene un disco d’oro.

Il boom assoluto avviene nel 2018 grazie all’album “Pour l’amour“. Proprio in quell’occasione, a Soundsblog aveva raccontato:

«L’album è stato concepito in modo diverso dal solito, abbiamo affittato un villone super lusso del 1979, in un posto non meglio definito d’Italia, siamo andati in 15 persone, ma per quella casa in due mesi ne sono passate più di 100. Avevamo a disposizione 10 kg di marijuana, io mi arrampicavo sugli alberi a piedi scalzi e mangiavo solo frutta, è stato difficile tornare alla vita normale. In questo periodo abbiamo avuto il tempo e il modo di lavorare a pezzi per tre album, come se fossero una trilogia. Ogni 20 minuti usciva un pezzo per un totale di tre dischi, uno diverso dall’altro. […] io scrivo solo ed esclusivamente sotto l’effetto di stupefacenti. Nella casa dove abbiamo dato vita all’album, c’era un gruppo di persone che ogni giorno faceva microdosing, per stare sempre sballato ma per non perdere la lucidità. La droga è assolutamente fondamentale per la nostra creatività e l’ispirazione musicale.»

Infine, nel 2019, dopo la sua partecipazione a Sanremo con “Rolls Royce”, viene pubblicato “1969“. Ha raggiunto la terza posizione nella classifica Fimi degli album più venduti in Italia.

Il suo prossimo disco, in uscita nel 2020 dopo il Festival, si intitola “1990“.

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