Summertime, la colonna sonora della nuova serie originale italiana Netflix
Francesca Michielin, Raphael Gualazzi, Coma_Cose e molti altri nella colonna sonora della nuova serie italiana Netflix.
Summertime è la nuova serie originale italiana Netflix che sarà disponibile a partire da mercoledì 29 aprile 2020.
Composta da 8 episodi, i primi 4 diretti da Lorenzo Sportiello e gli altri 4 diretti da Francesco Lagi, la serie è ispirata a Tre metri sopra il cielo, romanzo cult di Federico Moccia pubblicato nel 2004. Nel cast, troviamo l’esordiente Coco Rebecca Edogamhe, Ludovico Tersigni, Andrea Lattanzi, Amanda Campana, Giovanni Maini, Alicia Ann Edogamhe, Thony e Mario Sgueglia.
Concentrandoci sulla soundtrack di Summertime, le musiche originali della serie sono firmate dal cantautore Giorgio Poi che ha anche collaborato alla supervisione dell’intera colonna sonora.
Tra i brani originali che compongono la colonna sonora, che vedono entrambi la partecipazione di Giorgio Poi, troviamo Missili di Frah Quintale e Leoni di Francesca Michielin. Entrambe le canzoni sono presenti nel trailer della serie.
Per quanto riguarda, invece, i brani già editi presenti nella soundtrack, troviamo hit recenti e classici come Il cielo in una stanza, Thoiry Remix di Achille Lauro, Mancarsi dei Coma_Cose, Summertime di Raphael Gualazzi, Estate dimmerda di Salmo, San Siro e Stanza Singola di Franco126 (quest’ultimo singolo vede la partecipazione di Tommaso Paradiso), e Mammastomale di Gemitaiz, Izi e Salmo.
Raphael Gualazzi e i Coma_Cose compariranno direttamente nella serie con degli speciali cameo.
Da segnalare anche la presenza di Thony, nella duplice veste di attrice e cantante, che ha composto una canzone interpretata da lei stessa, voce e chitarra, all’interno della serie.
Per Giorgio Poi, è stata la sua prima esperienza come autore di una colonna sonora:
Non avevo mai composto una colonna sonora ma avevo sempre desiderato farlo. Vista l’ambientazione ho pensato di utilizzare un set “da spiaggia”, ricorrendo quindi a chitarre classiche, shaker, piccole tastiere e percussioni, arricchiti poi da altri elementi come pianoforte, archi e sintetizzatori per raccontare i diversi stati d’animo che emergono nella serie. Mi piaceva l’idea di costruire qualcosa di profondamente melodico, lavorando su diversi temi musicali e declinandoli a seconda delle esigenze narrative.