Pan•American, “White Bird Release” è una tappa obbligata per gli amanti della musica Ambient
Presentazione: Continua la carriera solita di Mark Nelson (aka Pan•American) l’ex leader dei Labradford, band che negli anni ’90 era considerata l’erede dei Pink Floyd.Giudizio complessivo: Mark, sotto lo pseudonimo di Pan•American ha sempre dimostrato di amare la musica ambient più astratta e questo “White Bird Release” ne è la (ri)conferma. Un album difficile, destinato
Presentazione: Continua la carriera solita di Mark Nelson (aka Pan•American) l’ex leader dei Labradford, band che negli anni ’90 era considerata l’erede dei Pink Floyd.
Giudizio complessivo: Mark, sotto lo pseudonimo di Pan•American ha sempre dimostrato di amare la musica ambient più astratta e questo “White Bird Release” ne è la (ri)conferma. Un album difficile, destinato soprattutto agli amanti del genere, ma non per questo meno interesante…anzi. Atmosfere lisergiche che non sfigurerebbero in un film di David Lynch e pezzi al limite del “drone” (“Is a Problem to Occupy Generations”), rendono “White Bird Release” un ascolto molto intrigante.
Lista tracce – Voto:
There Can Be No Thought of Finishing – 8 (Miglior Traccia)
For Aiming at the Stars – 7
Both Literally and Figuratively – 6
Is a Problem to Occupy Generations – 7
So That No Matter – 6 (Peggior Traccia)
How Much Progress One Makes – 7
There Is Always the Thrill of Just Beginning -8
Dr. Robert Godard – 6
In a Letter to H. G. Wells, 1932 – 7
Voto complessivo: 6,89
Confronto album precedenti :
E’ peggiore di… “Pan•American” del 1988
E’ peggiore di… “Quiet City” del 2004
E’ migliore di… “For Waiting, For Chasing” del 2006