Grammy 2010: le esibizioni
Ripeto che i Grammy nulla possono contro la potenza mediatica, scenica e qualitativa dei “Video Music Awards” e questa circostanza è rinvenibile soprattutto nelle esibizioni degli artisti: quelle dello show di Mtv sono di tutt’altro livello, meno “abbottonate”, più sciolte, più strabilianti, più sfavillanti, più maestose e quindi più belle. Gli stessi cantanti, forse per
Ripeto che i Grammy nulla possono contro la potenza mediatica, scenica e qualitativa dei “Video Music Awards” e questa circostanza è rinvenibile soprattutto nelle esibizioni degli artisti: quelle dello show di Mtv sono di tutt’altro livello, meno “abbottonate”, più sciolte, più strabilianti, più sfavillanti, più maestose e quindi più belle. Gli stessi cantanti, forse per via della minore “solennità” della cerimonia del famoso network televisivo, riescono meglio.
Di solito Fergie, ad esempio, non si permette di fare una brutta figura, cosa che è avvenuta durante la performance tenuta all’ultima edizione dei Grammy Awards; oppure una Taylor Swift non si concede il “lusso” di essere calante; o ancora artisti del calibro di Celine Dion, Jennifer Hudson, Smokey Robinson, Carrie Underwood ed Usher non si azzarderebbero a presentare una canzone di Michael Jackson in maniera urlata solo per far vedere al pubblico che si è migliori dei propri colleghi di palco.
Tutto questo per dire che le performance della serata di questa notte sono state molto sottotono. Ribadisco che si fanno preferire di gran lunga le esibizioni stile VMA oppure quelle tenute per il concerto di beneficenza per aiutare Haiti: sfarzo eccessivo e atmosfera acustica in versione intimista colpiscono di più…le vie di mezzo non ci piacciono!
Ad ogni modo fa sempre piacere trovarsi dinanzi a fattori come l’estro di Lady Gaga, la grinta di Beyoncè, le acrobazie di Pink e la soavità vocale di Maxwell. Un “grazie” va anche ad Andrea Bocelli che è riuscito a portare on stage un pò della nostra bandiera. A seguire le esibizioni.