Talenti o Raccomandati? Arrivano gli album del figlio di Paul McCartney e della figlia di Sting
Difficile esprimere il proprio talento se alle spalle c’è una figura importante. Si viene spesso tacciati di ricevere favoritismi anche involontari, solo a causa del cognome che si porta. Vale in tutte le discipline e a tutti i livelli, ma in campo artistico la cosa diventa motivo di polemiche: visto che non è certo il
Difficile esprimere il proprio talento se alle spalle c’è una figura importante. Si viene spesso tacciati di ricevere favoritismi anche involontari, solo a causa del cognome che si porta. Vale in tutte le discipline e a tutti i livelli, ma in campo artistico la cosa diventa motivo di polemiche: visto che non è certo il DNA a regalare inventiva e creatività, la diffidenza è molta.
Se poi i cognomi in questione sono due di quelli che hanno cambiato la Storia della Musica, allora riesce difficile anche solo immaginare il livello di pressione (ma anche di benefici) che si deve sostenere. Che James McCartney (figlio di ‘un certo’ Paul, baronetto e membro di quel gruppo il cui nome storpiò quello degli scarafaggi) stia lavorando alla sua musica, è noto da anni, anche se, fino ad oggi, non ha pubblicato mai nulla.
Fino ad oggi, appunto, perché pare che James, figlio di Paul e la compianta Linda, stia per far uscire il suo album d’esordio (alla tenera età di 33 anni). Dopo alcune comparsate col padre e dei live con lo pseudonimo di “Light”, arriveranno un disco e il primo vero tour solista. Canzoni originali e musica ispirata ai Nirvana, ai Cure, a PJ Harvey, ai Radiohead e -ovviamente- ai Beatles. Prima data: il 25 febbraio a -chi l’avrebbe mai immaginato?- Liverpool.
L’altro ‘raccomandato’ in procinto di esordire nel mercato discografico è Coco Sumner, figlia di Sting (all’anagrafe Gordon Matthew Sumner, appunto) che, con i suoi I Blame Coco ha appena pubblicato “Caesar”, il suo primo singolo. Anche per lei è in arrivo un album, di cui per ora si conosce solo il titolo: “The constant”. In un’intervista al Daily Telegraph, Eliot Pauline Sumner (il suo vero nome), ha dichiarato:
Non sono in questo business per la celebrità o per i soldi. Ci sono solamente perché amo far musica. Mai voluto essere l’ennesima ‘figlia di’. Anche se, devo ammetterlo, mio padre è orgoglioso. E’ sempre mio padre. Ma lui fa la sua cosa, e io la mia. E non si può fare alcun confronto, anche se entrambi facciamo musica.
Voi che ne dite: è il caso di crederle? La celebrità di un cognome importante può favorire una carriera o rappresenta uno spettro troppo imponente con cui confrontarsi? Ditecelo nei commenti. Di seguito, il video del primo singolo degli I Blame Coco (feat. Robyn) e uno di un esibizione live di James McCartney.