Aerosmith a Milano, il foto-racconto del concerto all’Arena Fiera Rho
Rivivi lo spettacolo del 25 Giugno, con tante foto backstage e video esclusivi di Aerosmith, Alter Bridge, Extreme…
Il concerto degli Aerosmith a Milano è stato un successo enorme. Roba da annali del rock in Italia. Un vero e proprio oceano di gente si è riversato all’interno dell’Arena Fiera di Rho, nonostante il maltempo, i blocchi della metropolitana, i parcheggi lontani chilometri. Tutti volevano partecipare alla grande festa di una delle più leggendarie band del rock, e tutti ci sono riusciti. Per ripagare il calore, gli Aerosmith si sono esibiti in un gran concerto, va detto chiaramente e senza dubbi. Gran scaletta, gran performance di tutti con ovviamente Steven Tyler sugli scudi, grazie ad una voce che ha retto alla grande e ad un carisma che si sentiva dalla prima all’ultima fila (ultima fila a circa 150 metri dal palco…).
Questa la “fredda cronaca” (anche se dovremmo parlare di ‘calda’ cronaca, visto che ancora il sangue si scalda a pensare al grande spettacolo vissuto). La scaletta potete vederla in fondo all’articolo, e più o meno basterebbero queste indicazioni per capire quel che si è perso stando a casa, o per ricordare quel che si è appena visto.
Ci sono le foto, anche se il management le ha fatte scattare dal mixer e quindi probabilmente ne vedrete di migliori postate su Facebook dal vostro amico nel golden pit. E allora parliamo della giornata con un esclusivo racconto fotografico dal backstage, dagli incontri fra band, delle curiosità… Le foto da sotto il palco le potete vedere un po’ ovunque, quindi cerchiamo di mostrare qualcosa di diverso!
Dopo un diluvio universale durato tutta la mattina (i nostri pensieri vanno a chi era in coda dalla sera prima per conquistarsi la prima fila!), alle 16.40 ci sono ancora nuovle minacciose, quando la festa inizia a ritmo di The Treatment. La giovanissima band inglese (già di spalla ad Alice Cooper) non è conosciuta praticamente da nessuno, ma riesce a guadagnarsi tanti applausi grazie ad una tenuta di palco davvero formidabile. Sono anche gli unici che, una volta finito il concerto, devono smontarsi l’attrezzatura da soli.
-Sono anche gli unici ad annusarsi le ascelle per vedere se la maglietta magari possono indossarla anche al concerto di domani.-
I Walking Papers devono ringraziare Duff McKagan se il loro “supergruppo” ha un minimo di notorietà, altrimenti si troverebbero a suonare in apertura ai The Treatment nel tour in Ucraina. Non che siano malvagi, e non che i nomi siano da sottovalutare: ci militano membri di The Missionary Position e Screaming Trees, e lo fanno con una gran carica. Ma i pezzi sono anonimi, e tutti gli occhi del pubblico sono solo per Duff, che sorride sornione e porta a casa un’altra band in cui milita, dopo Loaded, Velvet Revolver e quell’altro gruppo di cui in molti si scordano.
Se alla fine del set il particolare che rimane più impresso è il fatto che il tastierista Benjamin Anderson (bravissimo, oltretutto) si è tolto gli stivali per suonare a piedi nudi, forse c’è qualcosa che non va con le canzoni.
-Ecco, se si fosse trattato di una donna a togliersi le scarpe e suonare a piedi nudi, Soundsblog sarebbe invaso da feticisti del piede.-
Alle 18.30 le cose si fanno serie: gli Extreme prendono il palco, dopo un’attesa durata quasi quanto quella per il ritorno degli headliner. Era dal Rock Of Ages a Milano, nel 2008, che non li si vedeva in Italia, e questa è sicuramente la cornice giusta, prima di un’altra band di grandissimo calibro rock. Gary Cherone incanta e fa uno show tutto suo, Nuno Bettencourt si impegna a incarnare il ruolo di “tanto bello quanto bravo con la chitarra”, e le cose filano via lisce, anche se forse nel 2008 avevano suonato con più grinta e cuore. Sarà anche che la maggior parte del pubblico sembra non conoscere benissimo le canzoni, e aspetta solo che le chitarre elettriche lascino il posto a quelle acustiche per sentire More Than Words.
-“Prego signor Cherone, si accomodi su questo sgabello e suoniamo un lento strappamutande”.-
Con More Than Words c’è un vero e proprio delirio, tutti cantano, tutti limonano, tutti chiamano l’amata rimasta a casa (ma tanto le linee telefoniche sono cadute da circa due ore: impossibile mandare sms, chiamare o usare internet – una cosa meravigliosa, nel 2014!), ed il video girato dal palco è da vera e propria pelle d’oca.
Vi siete ripresi dall’emozione del video?
E se veniste a sapere che mentre cantavate il brano, anche Steven Tyler era sul palco a cantarlo? Steven si è dimostrato entusiasta dell’esibizione degli Extreme, seguendola quasi tutta dal lato (nascosto) del palco e canticchiando qua e là. Appena finito il concerto, andrà anche nei camerini della band per complimentarsi. Se non è spirito d’unione fra band questo…
Da quel momento, Steven Tyler si aggira per il backstage, saluta vecchi amici e viene bloccato dai vigili urbani. No, non si tratta di una vecchia storia per qualche multa non pagata, ma semplicemente qualcuno (non tutti!) l’ha riconosciuto e chiede una foto. Nessun problema!
-“Signor Tallarico Stefano, nato il 26 marzo 1948? Abbiamo qui una notifica per un’infrazione a Cotronei. Concilia o contesta? Possiamo saldare tutto con questa foto, altrimenti.”-
Schiacciati fra Extreme e Aerosmith, i comunque enormi Alter Bridge rischiano di sfigurare in questa atmosfera glam rock anni ottanta. Fortunatamente il pubblico li apprezza, e passa sopra agli enormi problemi tecnici che rovinano i primi tre brani, fra fruscii di microfono, chitarre sfasate, fischi dalle spie e quant’altro. Non avevamo mai visto Myles Kennedy nervoso, e lui cerca di minimizzare fingendo balletti mentre il suo microfono non funziona, ma non vorrei trovarmi come soggetto dei suoi sguardi di fuoco lanciati al mixer.
-Questa è la faccia di Myles incazzato. Nonostante la rabbia, rimane bello bello in modo assurdo.-
Le cose poi si risollevano, grazie anche ad un Mike Tremonti che picchia sempre come un fabbro sulla chitarra e sembra sempre ad un passo dall’infarto, per quanto sbuffa e per le sue facce buffe.
Salito sul palco, noto che Duff McKagan si gode il concerto dal lato. E’ bellissimo vederlo applaudire, e gli piacciono talmente tanto che vuole scattare a tutti i costi una foto col suo telefonino. Solo che non è facile immortalare con un cellulare una band che corre sul palco, e Duff continua ad andare sempre più avanti, arrivando quasi a scontrarsi con Mark Tremonti, che si gira stupito di vederlo.
-Duff ruba il lavoro ai fotografi!-
Tutto è bene quel che finisce bene, però: appena finito il concerto, Duff corre dietro al palco per beccare la band. Duff uno di noi, Duff un fan degli Alter Bridge!
-Duff corona il suo sogno di fan, e si scatta una foto con gli Alter Bridge.-
Alle 21.30 dovrebbe essere il turno degli Aerosmith, ma il gruppo si fa attendere di una buona mezz’ora. Intanto il management fa spostare i fotografi da sotto al palco e ci piazza in posizione favorevole: al mixer, 50 metri dal palco. Com’è umano.
Nell’attesa scopriamo che sul palco non c’è un parterre di top model, ma di abitanti di Cotronei.
-Cotronei è qui. E noi eravamo lì, al mixer.-
Solo quando la luce del sole è ormai tramontata, alle 22.00, il palco si accende e viene invaso dal ciclone-Aerosmith. Una vera potenza, che va oltre la realtà anagrafica, oltre le droghe consumate in passato, oltre tutto: Steven Tyler e soci non abbandonano mai il palco, continuano a correre, continuano ad intrattenere, con una setlist da urlo.
-I Toxic Twins ora intossicano il pubblico con la loro musica
(scusate, sono arrivato tardi per la settimana mondiale del luogo comune?)-
Se la voce di Steven è in serata di grazia, il resto della band il suo mestiere lo sa fare bene, e mentre il pubblico è già in estasi, vengono sparate sui megaschermi le immagini girate durante il giorno in Piazza del Duomo a Milano, quando Joe Perry è andato ‘in incognito’ a suonare sui gradini della statua, accando a due filippini schifati. C’è da dire che dopo 10 secondi, uno gli ha immediatamente lasciato una moneta di carità.
-“Scusate siniori sono chitarrista ex-tossico vi prego aiutare me mentre suono canzoncina tipo Cryin’ per voi”-
La silhouette del Duomo viene anche ripresa a fine concerto: sono quei tocchi di classe che ‘personalizzano’ lo show e fanno vivere alla gente qualcosa di unico, da ricordare. Oggi si sono toccate le 40,000 persone, un’oceano di folla che si può vedere in questo filmato.
Un trionfo, non servono altre parole.
Ecco la galleria completa delle foto del concerto, basta cliccare su una per far partire la gallery, da cui poi si possono ingrandire ulteriormente gli scatti… Tante altre foto del pubblico si trovano sulla pagina Facebook di MusicaMetal-Soundsblog, pronte per essere taggate nella cartella “Pubblico 2014”. Provate a cercarvi…
Aerosmith, Alter Bridge, Extreme foto concerto @ Rho Milano 25 Giugno 2014 – photos by Paolo Bianco
Aerosmith, Alter Bridge, Extreme a Rho Milano: le setlist
Con scalette di questo calibro, a tutte le band piace vincere facile. E il pubblico ne ha goduto in pieno…
Aerosmith
Mama Kin
Eat the Rich
Love in an Elevator
Oh Yeah
Cryin’
Livin’ on the Edge
Last Child
Rag Doll
Freedom Fighter (Lead Vocals by Joe Perry)
Same Old Song and Dance
Rats in the Cellar
I Don’t Want to Miss a Thing
No More No More
Come Together (The Beatles cover)
Dude (Looks Like a Lady)
Walk This Way
—–
Dream On (with Angel snippet)
Sweet Emotion
Alter Bridge
Addicted to Pain
Come to Life
Before Tomorrow Comes
Cry of Achilles
Ghost of Days Gone By
Fortress
Metalingus
Blackbird
Isolation
Rise Today
Extreme
Decadence Dance
Kid Ego
It’s a Monster
Am I Ever Gonna Change
Play with Me
More Than Words (acoustic)
Cupid’s Dead
Hole Hearted
Flight of the Wounded Bumblebee
Get the Funk Out