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Alioth, Titani: testo e video della canzone (Sanremo Giovani)

Alioth, Titani. testo, video e significato della canzone in gara per un posto nelle Nuove Proposte di Sanremo 2021

pubblicato 26 Novembre 2020 aggiornato 16 Dicembre 2020 12:04

Titani è il titolo della canzone in gara, questa sera, nell’ultima puntata di “AmaSanremo“, in onda alle 23,30 su Rai Uno. Ad interpretarla è Alioth che prende il nome dalla stella più brillante della costellazione dell’Orsa Maggiore. Ad oggi ha pubblicato un EP, prima di essere selezionato nella rosa dei possibili artisti del Festival.

Questo è il suo account Instagram ufficiale sul quale dichiara, in merito alla partecipazione al programma:

Nonostante la mia musica nasca nelle quattro mura della mia cameretta, proprio attraverso le canzoni che nascono qui riesco a sentirmi trasportato in un altro posto, in un altro mondo. Anzi, fino in cielo, come una stella. Come Alioth. ? Domani, giovedì 26 novembre, alle ore 23.30, “Titani” ad #amasanremo.
#sanremogiovani #sanremo2021

https://www.instagram.com/p/CIBP67Gl6pw/

Della sua canzone ha raccontato:

Il mio pezzo si chiama #Titani e ci ho messo tutto me stesso: il cuore, i lividi, i silenzi e la consapevolezza che da una storia si esce sempre sconfitti a metà. Siamo Titani e abbiamo perso, ma la vita continua.

Un significato che racconta, quindi, la voglia e la necessità di andare avanti, quando una relazione termina e ci si sente perdenti. Nonostante questo, il viaggio continua, sempre e comunque.

Cliccando qui potete vedere il video che accompagna la il brano mentre, a seguire, il testo.

Avere la certezza
di essere forte
è la mia debolezza
e ora non ho
più lividi sul cuore
preso a botte, ma
sai che davanti al mons
non tornerò
mi chiedo se ne valsa
un po la pena amarti
e poi arrivare al vomito
averti accanto e parlarsi
di schiena ma te ne fotti
se piango e rido no

Se ci guardi dall’alto
non siamo poi tanto diversi ma
siamo titani che sbagliano a
prendere i resti di una futile voglia
di vendette e di gloria
di sognare la storia

Ti dedicherò le notti
passate sveglio a drogarmi
e a rovesciarmi addosso cenere
a ripetermi il cattivo, sei te
ti dedicherò le volte
passate in giro ad ubriacarmi e
la mia prigione è stata non saper
amare senza abbandonarmi a te
Sapere che non resta che la noia
nella mia vita sbiadita da te
con i tuoi respiri in questo mio silenzio
ma quello che conta non è qui con me

Lasciarmi sprofondare giù nel vuoto
non è stata una grande idea perché
sarò la ragione del tuo terremoto se
mi parli come fossi polvere
Se ci guardi dall’alto
non siamo poi tanto diversi ma
siamo titani che sbagliano a
prendere i resti di una futile voglia
di vendette e di gloria
di sognare la storia

Ti dedicherò le notti
passate sveglio a drogarmi
e a rovesciarmi addosso cenere
a ripetermi il cattivo, sei te
ti dedicherò le volte
passate in giro ad ubriacarmi e
la mia prigione è stata non saper
amare senza abbandonarmi a te
Sei come Medusa se mi guardi in faccia
divento di pietra e mi fa male anche se
ti chiederò scusa anche la luna è disillusa

Ti dedicherò le notti
passate sveglia ad odiarmi e a rovesciarmi
addosso cenere
a ripetermi il cattivo, sei te
ti dedicherò le volte
passate in giro ad ubriacarmi e
la mia prigione è stata non saper
amare senza abbandonarmi a te

 

 

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