Amici 2020, Francesco Bertoli a Blogo: “”Carpe Diem?” La mia filosofia, oggi. La gentilezza? Una scelta anche trasgressiva in un mondo dove tutti urlano”
Francesco Bertoli, intervista al cantante di Amici 2020: Carpe Diem è il suo album d’esordio
E’ disponibile da venerdì 27 marzo in formato fisico e digitale “Carpe Diem”, l’album di debutto di Francesco Bertoli.
Il disco, che arriva dopo la partecipazione ad “Amici di Maria De Filippi”, è stato anticipato dal singolo
“Mc Donald’s”. Il titolo “Carpe Diem” deriva dall’omonimo brano contenuto nell’album, ovvero il più rappresentativo del
modus vivendi di Bertoli in questo periodo. Infatti, forte dell’esperienza nella scuola di “Amici”, il cantante invita a vivere il presente e a godersi ogni giorno. Il disco contiene 10 tracce di cui 2 cover eseguite durante il percorso nel talent (“Roxanne” e “Io Che Amo Solo Te”) e un brano autobiografico “Buio Pesto”, relativo alla sua infanzia e adolescenza.
Questa la tracklist completa: “Carpe Diem”, “Mc Donald's”, “Buio Pesto”, “La Mia Città”, “Eri Una Festa”, “Roxanne”, “Ognuno Per Sé”, “Geloso”, “Ballo Come Celentano”, “Io Che Amo Solo Te”.
Milanese classe 1996, amatissimo sui social (113K su Instagram), FRANCESCO BERTOLI ha fatto della sua passione per la musica, e per il canto in particolare, la sua ragione di vita. La musica, infatti, lo accompagna da quando all’età di 6 anni ha iniziato a studiare canto, in seguito pianoforte, per poi approcciarsi al Beatbox da autodidatta. Durante l’adolescenza Bertoli fa esperienza con diverse band sperimentando differenti generi musicali, dal Rock al Soul, dal Blues al R&B, sempre in lingua inglese. Con i JARVIS, in particolare, vince il premio MTV New Generation Award nel 2015. Nel 2018 inizia il percorso da solista lavorando a brani inediti in italiano e nel 2019 si esibisce al prestigioso Premio Lunezia. Dopo la partecipazione ad Amici 2020 pubblica il suo album di debutto “CARPE DIEM” per Avarello Music/Virgin Records (Universal Music Italia).
Abbiamo intervistato Francesco in occasione dell’uscita del suo album di debutto. Una chiacchierata che conferma e sottolinea, ancora una volta, la riservatezza e le numerose sfumature di un ragazzo che ha fatto del suo “essere fuori dal gruppo” un punto di forza importante. Ecco cosa ci ha raccontato:
Partiamo dal titolo del disco, Carpe Diem, una sorta di mantra per te? Cogliere l’attimo…
Sì, una filosofia che ho adottato nell’ultimo periodo. Io sono uno che ha sempre pensato al futuro, al passato, mi perdo a pensare troppo e non vivo bene le cose, nel presente. Ultimamente ho adottato questa filosofia…
Dall’immagine uscita ad Amici, sei apparso come un ragazzo molto educato. L’ha sottolineato anche Maria De Filippi, quanto è importante la gentilezza in un mondo, quello di oggi, dove apparire, stupire -a partire dai social- sembra essere la missione comune?
Credo che in un mondo in cui tutti vogliono apparire, magari essere un po’ gentili, discreti, non sempre ripaga. A volte, magari, il tuo comportamento viene scambiato per debolezza quando, invece, credo sia una scelta e anche trasgressivo, in un mondo dove tutti quanti urlano. Credo semplicemente sia la cosa più giusta da fare.
Nel tuo disco ci sono anche due cover, Roxanne e io che amo solo te. Che ricordo hai di quelle esibizioni nel talent show?
Sono due canzoni che rappresentano il mio mondo e gusto musicale, dai Police a Sergio Endrigo. Sono due momenti particolari. La prima, Roxanne, è stato una sorta di punto di rottura, quando superato qualche mio limite…
E’ stato facile? E’ servito? (il riferimento è all’esibizione senza maglietta, all’esame di sbarramento, ndr)
E’ una cosa che non avrei mai fatto nella normalità (sorride). E’ stato divertente e allo stesso tempo mi è servito per lasciarmi andare un po’…
Mentre “Io che amo solo te”…
E’ una cover che ho fatto nelle ultime puntate, verso la fine. M piaceva tanto. Roxanne rappresenta la mia voglia di esplodere, cantare, mentre questa è un’altra mia versione, più intima.
Tra le canzoni inedite del tuo disco c’è MC Donald’s, che è piaciuta molto anche al pubblico….
Non mi aspettavo questo riscontro da parte del pubblico, è bellissimo l’affetto che ricevo ogni giorno dai fan. Non me lo sarei mai immaginato… Il pezzo è stato scritto da Manuel Finotti che ha collaborato a molti brani del disco, che ho co-scritto. Parla di questo amico che aveva una relazione con una ragazza e si davano sempre appuntamento al Mc Donald. Un rapporto tira e molla ma lui è sempre innamorato, qualsiasi cosa succeda…
C’è un pezzo molto personale nel disco, “Buio pesto”. Ti va di parlarmi di quel periodo e di come è stato incidere quella canzone?
Certo… Questa è una canzone che parla della mia storia, della mia infanzia, della mia prima adolescenza. Quando ero piccolo ho avuto difficoltà. Ero bullizzato nel posto dove vivevo. La mia famiglia non era di quel luogo, la gente era un po’ chiusa come mentalità… Ero molto bullizzato, me la sono portata dietro fino ad adesso, questa cosa. Credo che il bullismo sia sottovalutato. Nella canzone lo dico proprio… le cicatrici rimangono anche quando sei adulto.
Ti voglio fare una domanda strana… Mi aggancio a questa domanda e quello che mi hai raccontato. Se tu, adesso, avessi te stesso davanti, il ragazzino di quel periodo, quello bullizzato… Cosa gli diresti, oggi?
Sono sempre stato un ragazzino fuori dal gruppo. Mi direi che bene o male quella è la mia natura, la mia condizione. E di andare avanti perché nella vita bisogna trovare poche persone ma buone.