Quando Amy Lee degli Evanescence parlò di Christina Aguilera (critiche incluse)
Amy Lee degli Evanescence e l’intervista su Christina Aguilera: ecco il pensiero della cantante sull’interprete di Dirrty
E’ sempre interessante scoprire alcune storie del passato che avevamo dimenticato o che ancora non conoscevamo. Curiosità su artisti e opinioni rilasciate in vecchie interviste, rilette e riviste anni dopo. Tra queste, ecco le parole di Amy Lee, leader degli Evanescence, nel 2003, parlando di Christina Aguilera.
Dopo il boom ottenuto da Genie in a bottle e dal primo disco, Christina decise di tornare con un’immagine totalmente diversa, più provocante e adulta, chiudendo ufficialmente con l’immagine da ragazzina acqua e sapone degli esordi. Uscì Stripped, il suo secondo album, anticipato dal singolo Dirrty che attirò attenzione e qualche critica. Anche il video che accompagnava la canzone fu accompagnato da polemiche per la sensualità e le provocazioni esplicite. Nonostante questo, però, il pezzo non ottenne il successo sperato, fermandosi alla posizione 48 della Billboard Hot 100. A risollevare il progetto di Stripped e renderlo un successo internazionale fu il secondo singolo estratto, la splendida ballad “Beautiful”. E il resto è storia.
Secondo quanto riportato da Blabbermouth, Amy Lee del gruppo rock Evanescence ha parlato delle pop star in un’intervista del 2003. Ha detto di non sentirsi “minacciata” da Britney Spears, ritenendo la Spears priva di talento. Tuttavia, aveva un mix di cose positive e negative da dire sull’Aguilera:
Ma Christina Aguilera, ad esempio, ha davvero talento. Penso che abbia una voce straordinaria. Ho ascoltato il CD di Stripped e penso che le canzoni e la sua voce siano fantastiche. E sono così incazzata con lei per essere la “Regina Filthy McNasty” perché non deve esserlo. Potrebbe essere totalmente come Aretha Franklin o qualcosa del genere. Poteva fare affidamento su quel talento e fare le cose alla grande. È così talentuosa, penso che potrebbe avere davvero successo senza fare questo completamente come una p0rno star“
Poi, in un’intervista a Rolling Stone aggiunse che Stripped era il suo “piacere colpevole”, il suo guilty pleasure:
“È il mio raggio d’azione, quindi lo uso per riscaldarmi molto. Di questo mi sento decisamente in colpa. Tutto ciò che rappresenta è l’opposto di me. Vedo i suoi video e mi arrabbio. Mi sento come se stesse travisando tutto ciò che il femminismo dovrebbe essere“
Al contrario, Lee elogiò le cantanti femministe Tori Amos e Björk come due delle artiste contemporanee che ammirava.