Gli Arcade Fire commissionano a Chris Milk il video interattivo di “We Used To Wait”
Cosa può fare una band indie quando raggiunge la notorietà? Riposare sugli allori (e probabilmente avviarsi a una carriera modesta) oppure sfruttare la conquistata popolarità per far arrivare al grande pubblico non solo la propria musica, ma la propria idea di musica: di cultura musicale, in senso più ampio.Da queste parti si attende spasmodicamente la
Cosa può fare una band indie quando raggiunge la notorietà? Riposare sugli allori (e probabilmente avviarsi a una carriera modesta) oppure sfruttare la conquistata popolarità per far arrivare al grande pubblico non solo la propria musica, ma la propria idea di musica: di cultura musicale, in senso più ampio.
Da queste parti si attende spasmodicamente la data di domani (unica, in Italia) del tour degli Arcade Fire. I canadesi ormai sono sulla bocca di tutti: primi posti in classifica, mirabolanti live in streaming su YouTube con registi d’eccezione, un album che ‘cresce’ ascolto dopo ascolto. Invece di stare con le mani in mano e godersi i frutti di gavetta e talento, rilanciano.
Per il video del nuovo singolo “We Used To Wait”, una splendida canzone sui cambiamenti della vita e sulle cose mai dette, decidono di avvalersi dell’HTML 5, il linguaggio di programmazione che furoreggia ormai ovunque e commissionano al regista Chris Milk quella che è una vera e propria esperienza interattiva per ascoltare il brano.
Come funziona? Innanzi tutto bisogna avere installato sul proprio computer “Chrome“, il browser di Mountain View. Poi basta andare a questo indirizzo, inserire la strada e la città dove si è cresciuti, attendere il caricamento e… non vi anticipiamo nulla. Solo il grande impatto dell’operazione e la ventata di nostalgia che vi avvolgerà. Ancora un colpo messo a segno: grandissimi.