Ariana Grande, la cover di Problem cantata in 20 stili diversi (da una voce sola)
L’idea è dell’americano Anthony Vincent, voce del progetto Ten Seconds Songs: la scelta è caduta sul brano della popstar e il risultato è strabiliante.
Presente quell’amico imitatore che era in grado di rifare tutte le voci dei vostri attori e cantanti preferiti? Quello che sapeva a memoria interi dialoghi di film e ve li riproponeva con le diverse inflessioni, snocciolandoli a memoria? Ecco, l’impressione avuta ascoltando Anthony Vincent del progetto autoprodotto -e virale su Youtube- Ten Seconds Songs è stata quella: un talento impressionante in grado di presentare una serie incredibile di stili canori diversi racchiudendoli nel radio edit di una canzone sola.
Anthony Vincent è ormai una stella di Youtube proprio grazie a questa idea, semplice e vincente: sceglie un brano di punta di un determinato periodo e lo reinterpreta alla maniera di cantanti e stili differenti, spaziando dal classico Elvis Presley fino ai sovracuti dei Judas Priest e attraversando rap, r&b, punk, swing, tutti nel giro della durata della canzone prescelta.
Diventato celebre con la cover di Dark Horse di Katy Perry realizzata in questa maniera (il video viaggia oltre le otto milioni e mezzo di visualizzazioni su Youtube), Anthony Vincent di Ten Second Songs ha optato per una scelta quasi analoga nel suo nuovo video, che potete vedere in apertura di post: una delle canzoni più ascoltate negli Stati Uniti negli ultimi tempi, Problem di Ariana Grande feat. Iggy Azalea.
Vi assicuriamo che non riuscirete a smettere di ascoltarlo, perché Anthony Vincent dà veramente il meglio delle sue capacità vocali e sentirlo passare dalle Destiny’s Child al canto gregoriano ai Fear Factory è veramente uno spasso (oltre a strappare applausi di ammirazione).
Intervistato da Rolling Stone Usa dopo il grande successo del primo video, l’eclettico cantante aveva spiegato il motivo della sua idea: pura pedagogia culturale.
Amo che le persone parlino in conversazioni che coinvolgono Frank Sinatra, i Type O Negative e Tech N9ne nello stesso momento. Se sono responsabile di una qualunque quattordicenne che digiti su Google “Type O Negative”, va benissimo.
Si può non apprezzarlo in modo smisurato?