Ariel Pink, fine del rapporto lavorativo con la sua etichetta discografica dopo la sua presenza alla manifestazione pro Trump
Fine della collaborazione lavorativa tra Ariel Pink e la sua etichetta dopo la presenza dell’artista alla manifestazione pro Trump
Si è interrotta la collaborazione lavorativa tra Ariel Pink e la sua etichetta discografica, la Maxican Summer, a seguito delle polemiche nate nei giorni scorsi e relative all’assalto al Campidoglio da parte di alcuni sostenitori dell’ex Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump.
Via Twitter, la casa discografica ha dichiarato:
“A causa dei recenti eventi, la Mexican Summer e il suo staff hanno deciso di terminare il rapporto di lavoro con Ariel Rosenberg AKA Ariel Pink, d’ora in poi”
Ariel Pink è stato “lasciato andare” dalla sua etichetta musicale pochi giorni dopo aver partecipato a una manifestazione del presidente Trump a Washington mercoledì, quando i manifestanti hanno preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti. Quando i follower di Twitter hanno criticato l’artista 42enne per la decisione di presenziare, lui ha ammesso che era alla manifestazione ma non era tra coloro che hanno fatto irruzione nel Campidoglio, azione che ha portato a rivolte e alla morte di almeno cinque persone.
“Ero a Washington DC per mostrare pacificamente il mio sostegno al presidente. Ho partecipato alla manifestazione sul prato della Casa Bianca e sono tornato in hotel e ho fatto un pisolino. Caso chiuso”
Un utente, sui social, ha polemizzato con l’artista, accusando Pink di “mettere a rischio gli altri essendo a un raduno così imponente” in mezzo alla pandemia di coronavirus ma lui ha replicato così:
“Hanno corso il rischio sapendo benissimo cosa poteva succedere. Le proteste del BLM negli ultimi 6 mesi non sono state informate della pandemia?”
Altri followers hanno sostenuto che Ariel fosse presente anche nel momento dell’ingresso al Campidoglio, assicurando di avere foto e video a testimonianza. Ma lui ha ribadito la sua estraneità a quanto accaduto:
“La prova che ho preso d’assalto il congresso. Sì, non lo vedo. Stai suggerendo che l’edificio del congresso ha un letto? E anche la colazione a cui in qualche modo abbiamo avuto accesso?”