Home Notizie Armando Trovajoli è morto: è stato compositore delle musiche di “Roma nun fa’ la stupida stasera” e “Aggiungi un posto a tavola”

Armando Trovajoli è morto: è stato compositore delle musiche di “Roma nun fa’ la stupida stasera” e “Aggiungi un posto a tavola”

E’ morto a 95 anni Armando Trovajoli, pianista e compositore di colonne sonore, spettacoli teatrali e canzoni di musica leggera, da Rugantino a Roma nun fa’ la stupida stasera

2 Marzo 2013 15:18

Armando-Trovajoli

E’ morto a Roma, a 95 anni, Armando Trovajoli, famoso e apprezzato pianista, compositore e direttore d’orchestra.

La scomparsa risale a qualche giorno fa ma solo oggi la famiglia ha reso nota la notizia come racconta la moglie Mariapaola

“Ho rispettato fino all’ultimo le volontà di un uomo schivo, che non amava presenzialismi, né applausi. Non voleva pubblicizzare la sua morte né i suoi funerali e voleva essere cremato. Ho rispettato la sua volontà e solo ora che è stato tutto fatto posso dare la notizia”

La donna continua nel ricordo del marito:

“Ha lavorato fino all’ultimo giorno la sua ultima commedia, la trasposizione per il teatro della Tosca di Gigi Magni, è ancora sul suo pianoforte”

Nel suo curriculum ha una rilevante importanza la sua collaborazione nella musica di “Roma nun fa’ la stupida stasera”, scritta per Nino Manfredi e Lea Massari, con testo di Pietro Garinei e Sandro Giovannini per “Rugantino”, ancora oggi spettacolo conosciuto e rappresentato nei teatri italiani con grande successo e nel 1975 a quelle di “Aggiungi un posto a tavola” per Johnny Dorelli

Ha curato le colonne sonore di quasi tutti i film di Vittorio De Sica, Marco Vicario, Dino Risi, Luigi Magni e Ettore Scola. Ecco i titoli delle pellicole che, nella soundtrack, portano la sua firma: Riso Amaro, Un giorno in pretura, Matrimonio all’italiana, La moglie del prete, Dramma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca e Giovani e belli

Ha anche suonato con alcuni jazzisti internazionali come Duke Ellington, Louis Armstrong, Miles Davis, Chet Baker, Stephan Grappelli e Django Reinhardt.

Qui sotto alcuni pezzi noti ancora oggi, nonostante decenni di distanza

Fonte | Repubblica

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