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Artù a Blogo: “Non c’è nessuno che ti salva ma serve rendersi conto della propria forza: se uno non si butta non può volare”

“Vola Ale!” è il nuovo album di Artù. All’interno del disco il singolo “Ti voglio” feat. Rino Gaetano. Ecco l’intervista al cantautore su Blogo.it

pubblicato 24 Maggio 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 21:28

Dal 25 maggio sarà disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming “VOLA ALE!” (Leave Music/Sony Music Italy), il nuovo disco di ARTÙ. Un album dal sound genuinamente anni Ottanta, un omaggio al background artistico e culturale in cui l’autore si è formato.

“Vola Ale!” rappresenta una personale e intima visione del cantautore che vede l’uomo prendere finalmente piena coscienza del suo essere libero di agire, scegliere e pensare al di là di ogni preconcetto ideologico o religioso. Di fronte alla caduta di tutte le antiche certezze, in una sorta di percorso inverso dalle stalle alle stelle, le canzoni che compongono l’album disegnano una consapevolezza inedita da parte dell’autore: tutte le cose sono connesse tra loro e ognuno è responsabile di ciò che accade. La musica è il linguaggio più adatto per condividere questa importante verità.

In occasione dell’uscita del suo nuovo disco venerdì 25 maggio alle ore 18.00 Artù incontrerà i suoi fans alla Discoteca Laziale di Roma (Via Giovanni Giolitti, 263). Per poter accedere al Meet & Greet sarà necessario acquistare il disco che darà diritto a un pass. L’album sarà presentato anche a ‘Na Cosetta Estiva – Roma, martedì 10 luglio.

Il disco è stato anticipato dal singolo “Ti voglio” feat. Rino Gaetano (Leave Music/Sony Music Italy), un brano incompiuto del grande Rino Gaetano. Artù ha completato il testo interpretandolo attraverso il filtro della sua visione creativa. Nella traccia, suonata dalla Rino Gaetano Band, troviamo anche la voce dell’indimenticato cantautore calabrese. Il singolo è accompagnato da un videoclip onirico firmato dal regista Maurizio Nichetti, che con la sua casa di produzione ha dato corpo all’ironia poetica presente in “Ti Voglio”

Abbiamo intervistato Artù per parlare con lui del suo nuovo progetto discografico.

Sia dal titolo “Vola Ale!” che dalla copertina, c’è il senso di agire, dai testi delle canzoni al salto “in sospeso” che è raffigurato

Vengo da un periodo in cui ho fatto un percorso personale interiore, grazie al quale mi sono accorto che non c’è un Dio che ti salva o un politico. Quindi, ognuno, secondo me, deve prendersi la responsabilità di fare questo salto verso un mondo nuovo ma da solo. Intanto non c’è nessuno che ti salva, questo mette l’uomo al centro dell’Universo. Una cosa che può sembrare pessimistica ma non è così, anzi: è rendersi conto della propria forza per volare verso questo nuovo mondo che sta per arrivare, sicuramente. Siamo in un periodo di cambiamento molto forte. Anche con l’immagine ho voluto dare questo senso di cambiamento, passaggio.

Infatti i tuoi brani hanno un substrato di malinconia ma il punto di vista è sempre ottimista, alla fine.

E’ verissimo. E’ una malinconia speranzosa, non chiusa, ma che spera.

Le cose quindi possono cambiare in positivo.

Sì, poi scatta sempre l’essere umano che salverà l’essere umano. C’è una forza dentro di noi. Può succedere tutto, anche nel corso degli anni è stato così, l’essere umano si è sempre rialzato e lo farà anche questa volta. Anzi, meglio di prima.

Hai detto “Tutte le cose sono connesse tra loro e ognuno è responsabile di ciò che accade”. Mi parli di questa tua riflessione?

Me ne sono accorto sempre attraverso quel percorso che ho fatto. Sai quando uno si dice “Incontro sempre persone maleducate o antipatiche che mi lasciano solo o tradiscono”? Secondo me non sono tanto gli altri che fanno queste cose ma sei tu che lo immetti negli altri.

Ma perché lo permetti o per altri motivi?

Perché ti poni magari in un modo particolare. Se, ad esempio, io mi pongo in un modo brutto con te e tu mi mandi a quel Paese, io posso dire “Che antipatico” ma in realtà, non sei tu che mi ci hai mandato ma sono io che me la sono cercata. Penso che sia un po’ sempre così nella vita. Poi, quello che mi è capitato -la musica, il disco, il singolo di Rino Gaetano- è accaduto quando io mi sono liberato da molte cose che mi portavo dietro. Se tu non ti apri, certe cose non avvengono.

Agganciandomi al singolo di Rino Gaetano, è stata proprio la sorella Anna a scegliere che fossi tu a terminare il brano incompleto e a darti questi grande onore.

Ho fatto il Primo Maggio qui a Roma, l’anno scorso. Anna Gaetano mi ha sentito e mi ha chiamato: “Ho un pezzo di Rino che non ha finito di scrivere. Ti va di finirlo e di cantarlo?”. E’ stato un po’ difficile, ho detto ovviamente di sì ma era una grande responsabilità nei confronti suoi, di Rino e dei suoi fan. Io stesso sono un suo fan. E’ un mito, intoccabile. Ma sto ricevendo bei messaggi, sono molto contento di quello che è venuto fuori, avevo una paura pazzesca! Però anche qui mi riallaccio al titolo del disco: “Vola Ale!”, vai, perché tanto non te lo dice nessuno. Se uno non si butta non può volare.

Anche i fan storici hanno apprezzato.

Tutti. Ne ho trovati solamente due, di numero. Proprio 2. Non me l’aspettavo. E pure Anna è rimasta contenta. Mi ha dato un abbraccio stretto stretto e lì ho capito. E’ stato un miracolo, non me la sarei mai immaginata questa cosa… che un giorno avrei potuto fare il cantautore o un disco. Ma questa canzone di Rino Gaetano è qualcosa che va oltre, di inimmaginabile.

Oltre al grande onore di poter completare il brano, il regista del video è anche il celebre Maurizio Nichetti…

Un altro miracolo! (sorride) Su un brano di Rino, dice “Un giorno scriverò un film con Nichetti, “Ufotaplan”. Quando si è trattato di fare il video, ho parlato con Anna e le ho detto “Io conosco Maurizio”. L’avevo incontrato in una cena qua a Roma. “Perché non gli chiediamo se vuole fare il video?” visto che viene citato anche nel pezzo. Lei mi ha detto Ok. L’ho chiamato e lui mi ha detto subito “Sì, lo voglio fare”. E’ stato un po’ come ricongiungere Rino con Nichetti. Perché lui (Gaetano, ndr) voleva lavorare con il regista, Nichetti era un grandissimo estimatore di Nino. E’ un po’ come se li avessi presi per mano e li avessi fatti ricongiungere. Infatti, nel video Nichetti ha fatto anche “Un ufetto” perché il brano di Rino era “Ufo a Ufo” e ha votato fare questo omaggio, questa citazione.

Secondo te perché il cantautorato romano sta avendo questo grande successo e riscontro a livello nazionale? Sono sempre più i nomi degli artisti e musicisti di Roma che stanno avendo fama e buoni numeri in classifica. Anche rispetto a Milano, c’è come una voglia maggiore di raccontarsi e di scuotere?

E’ vero, anche io, vedendolo dall’esterno, mi meraviglio. I cantautori, la scuola romana. Mi sono fatto qualche domanda e, vivendo questa clima, credo che Roma stia passando un momento difficilissimo. Chi vive qua respira qualcosa di diverso. Stiamo veramente male, male, male. Questo porta a sfogarsi nella musica. C’è un fermento forte qui a Roma. C’è Mannarino, TheGiornalisti, ce ne sono veramente tanti. E’ legato a Roma che non sta vivendo un bel momento. C’è bisogno dell’arte per tirarsi su.

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Ti faccio un’ultima domanda legata alla lavorazione del disco. Come è nata la scelta delle canzoni da inserire nel disco? Oltre a “Ti voglio”, c’è un brano al quale sei maggiormente legato? E perché?

Non sono un cantautore che scrive molto, spesso. Negli ultimi due anni ho scritto 14 canzoni, ne ho poi scelte 10. Non sono un tipo che scrive molto, quando mi viene la canzone riconosco che è quella al 99%. Un pezzo a cui sono particolarmente legato? Uhm, una bella domanda. Ma forse “Io lei e il cane” che parla della vita mia privata, senza troppi fronzoli, poetica. La storia mia, del cane, della mia compagna, quello che vivo tutti i giorni. C’è la poesia, la musica, De Gregori, Roma… tutto quanto il mio mondo.

Adesso mi è venuta un’altra domanda però, una curiosità. Ti ricordi il primo concerto che hai visto?

Bella questa domanda… Dal vivo, è stata un’emozione pazzesca. Avevo 13 anni ed era Ligabue, al Palalottomatica. Era il tour di “Buon compleanno, Elvis!”

Ci sono delle date in programma in questi giorni, incontri con i fan…

Domani, 25 maggio, alla Discoteca Laziale faccio il firmacopie alle 18, a Roma, Il 2 Giugno al Rino Gaeatano Day canteremo per la prima volta ti voglio. Poi ci sarà un tour che annunceremo prossimamente ma a Roma ci sarà una data a luglio.

Il tuo rapporto con i social? Ok, poi fermarmi, abbattimi o continuo con le domande!

Non c’è problema (ride). Prima avevo un rapporto brutto, ultimamente ho capito che se lo usi bene può essere un mezzo bello per comunicare con le persone. Sto facendo molte dirette, parlo con i fan…

E hai fatto un video su come è nata “Ti voglio”

Sì, sono un tipo che pittura, fa i disegni, scarabocchio… Quando mi hanno chiesto un video che spiegasse la storia della canzone e di Anna Gaetano, ho pensato “Lo faccio con i disegni, ve lo spiego”. E’ stata una cosa molto carina.

Foto | Massimo Di Soccio

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