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Attilio Fontana, l’album acustico Sessioni Segrete: “Un disco manifesto di questo periodo” (intervista video)

Attilio Fontana si racconta in occasione del suo nuovo album, Sessioni segrete: guarda la video intervista su Soundsblog.it

10 Marzo 2021 18:17

E’ uscito a metà febbraio, in rotazione radiofonica, “Tangolento”, il nuovo singolo di Attilio Fontana, secondo estratto dall’album acustico “Sessioni Segrete”.

“Tangolento” è un memo, un post-it pronto a ricordarci che ogni giorno siamo invitati a scrivere la nostra vita, che abbiamo sogni da disegnare. Il brano, scritto con Franco Ventura, contiene un ritmo latino che ci proietta davanti a un tramonto caraibico. In questa versione live presente solo in “Sessioni Segrete” troviamo infatti uno special ritmico che rende il pezzo unico e più “pirotecnico”.

«Nella vita ho attraversato tanti momenti artistici diversi, passando dalle vette delle classifiche al ricominciare in piccoli teatri o in live club dove mi sono rimesso in gioco da capo, seguendo questo mestiere come una “vocazione”, e negli anni questa canzone mi ha fatto da amuleto permettendomi di restare sempre “in piedi”. “Tangolento” è un brano che spero possa dipingere di rosso un po’ della nostra fortuna e dare qualche pennellata di speranza in questo momento dove ce n’è davvero bisogno”

L’album “Sessioni Segrete” è stato registrato all’Ellington Club, uno dei più importanti locali live di Roma, costretto come gli altri a restare chiuso durante il lockdown. Attilio Fontana, con Franco Ventura chitarrista e coautore insieme a Roberto Rocchetti al pianoforte, ha scelto così di radunarsi e registrare delle sessioni di alcune canzoni dei suoi album “A” (2007, Paltinum Universal) e “Formaggio” (2014, Senza Dubbi- Nic-Believe).

Da queste sessioni sono nati un disco live e dodici videoclip pubblicati con una cadenza settimanale. Un progetto molto analogico che somiglia a una pregiata bottiglia di Rum, da gustare fuori dalla frenesia per conoscere meglio alcune canzoni che nude hanno ancora più “sapore” e riconoscere meglio il mondo musicale di Attilio Fontana che ormai da quindici anni scrive e suona le proprie canzoni con Franco Ventura, padre “musicale” e chitarrista “mitologico” della discografia italiana dagli anni settanta ai duemila.

Di seguito la tracklist: “Tangolento”, “Dove Sta”, “Triangolo”, “Il Mare”, “Wanda”, “Marisa”, “Peluches”, “Dove Osano Le Rose”, “La Canzone Bella” “Sangue e Tequila”, “Boero”.

Abbiamo intervistato Attilio Fontana per parlare del suo nuovo singolo, del disco appena pubblicato -Sessioni segrete- ma anche della sua carriera che lo ha visto attore sul piccolo schermo (“Caterina e le sue figlie” e “L’onore e il rispetto”) e protagonista di successo (con due vittorie) a “Tale e Quale Show”).

Siamo proprio partiti dalla nascita del suo progetto “Sessioni segrete”:

“L’idea del disco acustico era il desiderio di fare musica live, nonostante in questo periodo sia una sorta di chimera. Volevo fare un disco così da tempo, super intimi, suonato a sessioni, come una volta. L’idea è venuta dopo due live saltati all’Hellington Club a Roma. Ai proprietari ho chiesto di poter trasformare il locale in uno studio video e audio. Sognavamo un po’ di fare un progetto così che riportasse a galla queste canzoni, in maniera sincera. In questo periodo, poi, è stato intrappolante, claustrofobico per gli artisti: un disco manifesto di questo periodo. C’è una sensazione di ingiustizia, di essere la categoria a cui è stata tolta la parola e l’espressione. Per esprimerci abbiamo solo gli streaming. Mi manca il rapporto umano, io fatto molto teatro. E’ stato bello perché è stato come un tornare alla mia musica, ai miei primi due album da cantautore. C’era una atmosfera molto rallentata, sembrava di stare in una bolla. Quasi un’atmosfera religiosa. Bello perché era una celebrazione “clandestina” ma sentita. Mancava l’altra metà della mela, il pubblico. Chi si prende il tempo di ascoltare un progetto così, in questo momento, è un regalo prezioso. Lo stanno apprezzando e sono felice di questo riscontro”

Attilio, poi, ci ha raccontato la scelta di rilasciare questi due primi singoli:

“”Tangolento” è una canzone amuleto che suono da più di 10 anni. La uso come amuleto scacciapensieri brutti. E’ scritto per un avventuriero, oggi lo siamo diventati tutti, lo siamo tutti precari, in questo momento. Lo volevo estendere alle persone che stanno cercando di riappropriarsi di un orizzonte, di un momento. “Triangolo“, invece, lo abbiamo provato a riarrangiare io e Franco Ventura, giocando. Funzionava la versione che ho fatto, anche nei live. L’ha sentita anche Renato Zero che ha apprezzato questo gioco, era divertito”.

Qui sopra tutta l’intervista video ad Attilio Fontana, con molte curiosità, racconti e aneddoti tra futuro, presente e passato (incluso il boom nel gruppo dei Ragazzi Italiani)

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