Home Backyard Babies a Trezzo: foto-report del concerto al Live Club, 12 Novembre 2015

Backyard Babies a Trezzo: foto-report del concerto al Live Club, 12 Novembre 2015

Il mondo deve ringraziare il dio del rock, se la band svedese è tornata a suonare dopo cinque anni. Ecco la cronaca di un concerto fantastico.

pubblicato 13 Novembre 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 00:18

Nei giorni scorsi abbiamo parlato di band che hanno suonato l’ultimo concerto prima del ritiro dalle scene (Motley Crue ad Assago) e band che hanno suonato un concerto nonostante già anni fa avessero annunciato il ritiro (Scorpions, sempre ad Assago). Questa sera, abbiamo assistito al ritorno sulle scene di una band molto importante per il rock svedese, che si era presa una “pausa di riflessione” cinque anni fa, e che ora è tornata.
E dobbiamo ringraziare il Dio del Rock, se è tornata. Perchè sì, il mondo ha ancora bisogno dei Backyard Babies, soprattutto ora che i loro “diretti concorrenti” svedesi, gli Hardcore Superstar, sono passati a suonare metal, rinnegando un po’ le radici eppure attirando folle oceaniche.

Probabilmente è stata proprio l’assenza dalle scene dei Babies per cinque anni (ed i problemi con varie sostanze tossiche negli anni precedenti) a bloccare l’ascesa del gruppo in favore degli Hardcore, ma paragonando le prestazioni sul palco a pochi giorni di distanza (gli HCSS hanno suonato a Trezzo a fine Ottobre), il rinato gruppo di Nicke e Dregen (e Johan e Peder) vince a mani basse nel campo del rock più grezzo e sudato, senza storie.

Partiamo dall’inizio della serata, comunque: batterista e cantante dei Junkstars indossano, rispettivamente, una tshirt dei Rancid e una di Lars Frederiksen & The Bastards. Provate a indovinare che genere suonano?
Il termine “Rancid Svedesi” li descrive piuttosto accuratamente, ed il gruppo ha dalla sua anche un asso della manica: un bassista barbuto, rosso di capelli (e barba) e tatuatissimo. Le ragazze apprezzano. Ed in ogni caso, anche chi non li conosceva è stato conquistato dalla loro simpatia e dalla carica di alcune canzoni. Il cantante alla fine fa un simpatico discorso sul fatto che ormai nella musica non contano più le vendite dei dischi ma i like su Facebook, e invita tutti a mettere like alla loro pagina ufficiale (facebook.com/junkstarsofficial) che al momento conta solo 3000 contatti. Vedendoli anche, a fine concerto, vendere i propri dischi fuori dal locale, si capisce che lo spirito DIY è ancora vivo anche in Svezia…

Dopo di loro, le Heavy Tiger si presentano con un look da vera squadra, tutte fasciate in tutine rosse con il logo della band (da un certo punto di vista ricordano i Gluecifer), e sono uno spettacolo per la vista. Purtroppo sulla lunga distanza stancano un po’, nonostante cantino tutte e tre e ci sia un buon dinamismo sonoro. Mancano un po’ le canzoni…

Heavy Tiger concerto live Trezzo 2015

Infine, i Backyard Babies. Salgono osannati dal pubblico (che riempie il Live Club fino al mixer), e partono con la prima canzone del loro disco: la scaletta proposta è una delle migliori che abbiano mai selezionato, pescando ad ampie mani dal debut-album Total 13 (non rinnegando quindi le proprie origini, “delitto” che in molti imputano agli Hardcore SUperstar, partiti sleaze e giunti al giorno d’oggi nel metal piuttosto tirato) e scegliendo poi le hit dagli altri dischi. Dregen è il solito pupazzo caricato a molla, concentratissimo sul far casino con la chitarra e inquietante quando non sta suonando, mentre Nicke è feroce nel cantare e al contempo veramente lieto di trovarsi sul palco. Lo ammette lui stesso, fra un brano e l’altro: quando sono tornati insieme dopo la pausa di cinque anni, pensavano che ai concerti ci sarebbero state “cinque persone ed un cane”, non oltre un migliaio ogni sera, e le occhiate soddisfatte che lancia quando tutti tirano su le mani la dicono lunga su un artista tornato con i piedi per terra e pronto a creare nuova musica. Johan è Johan, fa il suo cercando di suonare il basso e farsi notare nei punti lasciati scoperti dal carisma immenso di Nicke, mentre Peder alla batteria ogni tanto fa qualche passo falso: ma questo è rock and roll, non prog rock, e sticazzi se qualche nota è sbagliata. Quando Peder alla fine scende dal palco a dare il palco alla gente, guardandolo da vicino si deve accettare una dura realtà: ha la faccia del “vecchio marinaio svedese”, mascella quadrata e barba bianca. Eppure ha deciso di tornare e salvare il mondo del rock – supportate questa scelta di vita, e non perdetevi il prossimo concerto dei Backyard Babies, quando decideranno di suonare in Italia.

In apertura dell’articolo ci sono le foto di tutte e tre le band – mandate avanti la galleria per vederle tutte…

backyard_babies_live_2015_dregen_trezzo_italia.jpg

Backyard Babies a Trezzo – la setlist

Th1rte3n or Nothing
Highlights
The Clash
Made Me Madman
UFO Romeo
Brand New Hate
Dysfunctional Professional
Bloody Tears
Heaven 2.9
A Song for the Outcast
Star War
Painkiller / Roads
Wasted Years
Nomadic
—–
Abandon
Minus Celsius
Look at You