Biagio Antonacci feat. Mario Incudine, Mio fratello: testo e video ufficiale
Mio fratello, il nuovo singolo di Biagio Antonacci feat. Mario Incudine: testo e audio della canzone su Blogo.it
Update: Ecco il video ufficiale di Mio Fratello, nuovo singolo di Biagio Antonacci feat. Mario Incudine.
Mio Fratello è il nuovo singolo di Biagio Antonacci che sarà in rotazione da venerdì 6 aprile. Il brano è il nuovo pezzo estratto dall’ultimo disco di inediti del cantautore, Dediche e manie, pubblicato il 10 novembre 2017 su etichetta IRIS e distribuito da Sony Music Italia.
La canzone vede la partecipazione di Mario Incudine, giovane esponente della musica popolare siciliana che duetta con lui nel dialetto della sua regione utilizzando la storica tecnica del cunto.
Il video, inoltre, è firmato da Gabriele Muccino. Eccezionali protagonisti della clip sono Giuseppe e Rosario Fiorello.
“E’ la storia di una e mille famiglie, in cui un fratello si perde e l’altro resiste nell’attesa di vederlo tornare. Quando questo ritorna e bussa alla porta, la certezza del perdono è così forte da scacciare via il passato. Il brano è quindi la metafora di una festa, perché quando si perdona qualcuno è sempre un giorno felice, che prelude al cambiamento e che elimina ogni dolore”
Qui sotto audio e testo del singolo:
Biagio Antonacci feat. Mario Incudine, Mio fratello, Testo
Mio fratello era forte ribelle e più bello di me
Avevamo una donna in comune e una macchina in tre
Mi faceva conoscere gente che poi malediva
Mi parlava di stati sovrani e di nuove famiglie
Mio fratello rubava le sedie per stare più su
Mi diceva che tanta fortuna sarebbe arrivata
In un piccolo pezzo di terra mio padre pregava
Lo guardava negli occhi e temeva di averlo capito
Salvo l’uomo che bussa alla mia porta
Salvo l’uomo che canta alla finestra
Salvo l’uomo che scrive
Salvo l’uomo che ride
Salvo l’uomo e sarà un giorno di festa
Mai più mai più mai più mai più dolor
Mio fratello un bel giorno è sparito
E non ha ringraziato
C’è mia madre che ancora lo aspetta per l’ora di cena
Lui non era cattivo ma aveva un destino scolpito
Non lo cerco perché se lo trovo lo ammazzo da me
Salvo l’uomo che bussa alla mia porta
Salvo l’uomo che canta alla finestra
Salvo l’uomo che scrive
Salvo l’uomo che ride
Salvo l’uomo e sarà un giorno di festa
Mai più mai più mai più mai più dolor
Tu ça talii a mia pensa a taliari a tia
Lassami campari nuddu mi po’ giudicari
Tu ça talii a mia pensa a taliari a tia
Lassami cantari chista è sulu na canzuni
Calatili tutti li occhi se vi truvati davanti a li specchi
Ca tuttu chiddu ca nun si pò ammucciari
Agghiorna come la luci do suli
Tira la petra cu è senza piccatu
Nun c’è cunnanna nun c’è cunnannatu
Haiu vistu lu munnu vutatu
La pecura zoppa assicuta lu lupu
Salvo l’uomo che bussa alla mia porta
Salvo l’uomo che canta alla finestra
Salvo l’uomo che scrive
Salvo l’uomo che ride
Salvo l’uomo e sarà un giorno di festa
Mai più mai più mai più mai più dolor
Mai più mai più mai più mai più dolor
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