Billie Eilish tra le polemiche per un vecchio video con frase razzista: la cantante risponde e replica alle accuse
Billie Eilish tra le polemiche per un vecchio video dove cantava un brano con “insulto” razzista. Ecco la replica della cantante…
Billie Eilish, nei giorni scorsi, è finita tra le polemiche a causa di un vecchio video riapparso sul web e condiviso da diversi social. La clip sembra mostrare la cantante mentre pronuncia un insulto razzista asiatico usato nella canzone “Fish” di Tyler the Creator del 2011 e imitando vari accenti. Mentre il video si diffondeva sui social media, i fan della Eilish hanno commentato attivamente sui suoi account, chiedendole di rilasciare una dichiarazione. E così, ecco la decisione di rispondere, spiegare il video e replicare all’accusa di insulto razzista.
“Vi amo ragazzi, e molti di voi mi hanno chiesto di affrontare questo argomento. E questo è qualcosa che VOGLIO affrontare perché vengo etichettata come qualcosa che non sono. C’è un video edit che mi gira intorno quando avevo 13 o 14 anni in cui ho pronunciato una parola da una canzone che all’epoca non sapevo fosse un termine dispregiativo usato contro i membri della comunità asiatica. Sono sconvolta e imbarazzata e vorrei vomitare per aver pronunciato quella parola. Questa canzone è stata l’unica volta che ho sentito quella parola perché non è mai stata usata intorno a me da nessuno della mia famiglia. Indipendentemente dalla mia ignoranza ed età all’epoca, nulla giustifica il fatto che sia stato doloroso. E per questo mi dispiace“
Poi, però, riguardo alle accuse di aver modificato il tono della sua voce, come una sorta di parodia dell’accento orientale, Billie Eilish ha specificato che questo è banalmente un equivoco:
“L’altro video, in quella clip modificata, sono io che parlo con una voce stupida e incomprensibile… qualcosa che ho iniziato a fare da bambina e che ho fatto per tutta la vita parlando con i miei animali domestici, amici e familiari. È assolutamente incomprensibile e sono solo io che sto scherzando, e NON è in alcun modo un’imitazione di nessuno o di qualsiasi lingua, accento o cultura minimamente. Chiunque mi conosce mi ha visto scherzare con le voci per tutta la vita. Indipendentemente da come è stato interpretato, non volevo che nessuna delle mie azioni avesse causato del male ad altri e mi spezza il cuore il fatto che sia stato etichettato come no in un modo che potrebbe causare dolore alle persone che lo ascoltano. Continuate a conversare, ascoltare e imparare per combattere per l’inclusione, la gentilezza, la tolleranza, l’equità e l’uguaglianza”