Tony Iommi: “Nell’ultimo tour dei Black Sabbath avevamo perso il senso di cameratismo”
Il chitarrista è rammaricato del fatto che i membri dei Sabbath non fossero più “amici” e non si frequentassero prima o dopo i concerti
Dopo 50 anni e 70 milioni di dischi venduti, i Black Sabbath (come tutti sapranno) hanno chiuso la loro carriera con un ultimo concerto il 4 Febbraio a Birmingham.
Del tour finale è stato girato un documentario, intitolato “Black Sabbath: The End Of The End”, in uscita a breve.
In una delle interviste che sta rilasciando in questo periodo Tony Iommi, riflettendo sugli ultimi mesi della band, è uscita una riflessione amara, registrata da Express.co.uk:
“Mi è piaciuto ogni momento del tour di The End, è stato tutto molto piacevole. Ma la cosa che mi è spiaciuta, è che un tempo eravamo tutti insieme tutto il tempo.
Con il passare degli anni, invece, ognuno si è ritagliato i suoi spazi ed i suoi orari.
Per questo tour viaggiavamo tutti insieme in aereo, ma appena scesi dall’aereo ognuno saliva sulla sua macchina, andava in hotel, si chiudeva nella sua stanza. Non vedevi mai nessuno degli altri. Avevamo perso il senso di cameratismo. Una volta ci trovavamo al bar per bere qualcosa e chiacchierare, ora tutti hanno smesso di bere tranne me, ma capisci quel che voglio dire… Non siamo mai riusciti a sederci e discutere di niente. Qualche volta Ozzy è venuto a salutarmi in camerino (avevamo anche tutti camerini separati), ma diceva un paio di parole e se ne andava.”
Finale agrodolce, quindi, per Iommi? Scopriremo di più nel documentario – sperando, a questo punto, di non vedere falsità come il fingersi tutti amiconi per tutto il tempo…