Home Il calore che dai, il calore che ricevi: Blind Guardian a Milano, foto-report dall’Alcatraz (3 Ottobre 2023)

Il calore che dai, il calore che ricevi: Blind Guardian a Milano, foto-report dall’Alcatraz (3 Ottobre 2023)

I Blind Guardian tornano a Milano dopo 7 anni, e hanno grandi aspettative sull’accoglienza che riceveranno: aspettative non deluse da un pubblico che li adora.

4 Ottobre 2023 13:16

Non ho idea del perché i Blind Guardian abbiano impiegato un anno esatto per iniziare il tour di The God Machine, il loro dodicesimo disco uscito nel Settembre 2022, ma questa volta l’Italia è ben posizionata nelle date del tour: dopo una serie di apparizioni ai festival estivi, i Bardi si sono scaldati con 6 concerti in Germania e poi approdano a Milano con un Hansi ancora dotato di voce e in generale una band carica e scaldata dal pubblico tedesco – scaldata un po’, ma mai quanto possa dare calore in pubblico italiano. Hansi lo dice già dopo la prima canzone: “Ci siete mancati, sono 7 anni che non suoniamo a Milano, abbiamo grosse aspettative riguardo questa serate e sono sicuro che non ci deluderete”. Per fortuna no, non lo abbiamo deluso: i canti in favore della band, i cori nelle canzoni, un Alcatraz ben pieno sono il segno che da queste parti c’è sempre voglia di power metal della vecchia scuola.
E dalla vecchia scuola si parte veramente: iniziare il concerto con Imaginations From the Other Side e proseguire con Nightfall e The Script for My Requiem è una dimostrazione di quanti pezzi clamorosi abbiano in catalogo i Blind Guardian, ed è un bene che vengano eseguite subito, perché bisogna ammettere che il buon Hansi inizia ad accusare problemi alla voce già a metà del set (e, lo ripeto, siamo ancora all’inizio del tour…), quindi meglio sentire molte cose buone e fatte bene fin dell’inizio, compresa una versione acustica di Skalds and Shadows. Non che sia stato brutto trovarci a cantare Valhalla e Mirror Mirror tutti insieme al posto di Hansi durante i bis, ma c’è un po’ di nostalgia per i tempi in cui le si potevano ascoltare per bene.
Per il resto, è un piacere godersi uno spettacolo completo dei Bardi con un Marcus Siepen carichissimo sulla sua chitarra e con i cori, fiero della sua chioma ormai completamente bianca, e un André Olbrich con il sorriso sempre sulla bocca – un sorriso che contagia tutto il pubblico, spero che quasi nessuno sia tornato a casa insoddisfatto da un concerto di questo calibro.

Una nota sugli Scardust, che in molti attendevano con curiosità: su disco, a quanto pare, sono veramente ottimi, ma questa sera la loro performance live è stata pessima. Luci completamente accese, suoni impastati, l’impressione di una band poco coesa e una proposta musicale confusa: nei tanti intermezzi musicali sembrava a volte di ascoltare le parti strumentali di Elio E Le Storie Tese quando cazzeggiano sul palco – geniale se c’è Rocco Tanica, ma confusionario nel mezzo di un concerto metal. Mi spiace parlare male di un gruppo che include il bassista più entusiasta di suonare di sempre, e con una cantante che, a conti fatti, è veramente valida. Però la prestazione è stata insufficiente, anche se applaudita da molti.

Blind Guardian a Milano: la setlist

Imaginations From the Other Side
Blood of the Elves
Nightfall
The Script for My Requiem
Violent Shadows
Skalds and Shadows
Time Stands Still (At the Iron Hill)
The Quest for Tanelorn
Deliver Us From Evil
The Bard’s Song – In the Forest
Majesty
Traveler in Time
—–
Sacred Worlds
Lord of the Rings
Valhalla
Mirror Mirror