Blue, Lee Ryan è in bancarotta (come tutti gli altri della band)
Tempi duri per Lee Ryan. E non solo.
Dura la vita delle boyband. Soprattutto quando il loro momento passa e sembra proprio non voler più tornare. Ne sanno qualcosa i BackstreetBoys, idolatrati dalle ragazzine del nostro globo terracqueo per almeno una decade e poi finiti a cantare la loro hit Larger than life nello spot di un supermercato svedese. E lo sanno ancora meglio i Blue finiti tutti in bancarotta dopo anni di grandissimi successi e featuring d’eccellenza. Solo un di loro, il biondino Lee Ryan, sembrava essere riuscito a tenersi fuori da problemi finanziari. Almeno fino allo scorso 13 aprile quando, senza grande sorpresa da parte dei più, ha dichiarato bancarotta. Pure lui. E a far uscire questa storiaccia è il Guardian quindi verrebbe da crederci.
I Blue sono stati silurati dalla Sony dopo il flop del loro ritorno sul mercato discografico, un dimenticabilissimo album intitolato Colours. A quel punto la band non si è data per vinta, dicendosi certa di voler continuare a fare musica a livello indipendente. I Blue nuova promessa dell’indie, dunque. Chi l’avrebbe detto mai.
Prima di tornare a sfornar canzoni, però, Lee come tutti gli altri (ovvero Simon Webbe, Duncan James ed Antony Costa) dovranno risolvere i loro guai finanziari dovuti alla bancarotta in cui sono incappati dopo il fallimento della loro società, la Blueworld, sciaguratamente avvenuto nel non poi così lontano 2013.
Qualcosa come 15 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e ritrovarsi, solo qualche anno dopo, a corto di centesimi. Dura la vita delle boyband, si diceva.