Blur, The Magic Whip: recensione web e lettori
THe Magic Whip, il nuovo album dei Blur: recensioni. Promosso o bocciato dalla critica?
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Sono tornati i Blur con The Magic Whip, l’ottavo album in studio del gruppo rock inglese Blur, pubblicato nell’aprile 2015. E’ il primo album in studio dal 2003, anno della pubblicazione di Think Tank.
Tre i singoli promozionali che hanno anticipato l’album: Go Out, There Are Too Many of Us e Lonesome Street. Dodici i brani inediti inclusi nel disco. Come avrà reagito la critica dopo l’ascolto di The Magic Whip. Avrà apprezzato le sonorità e le tracce incluse nel lavoro del gruppo britannico nato nel 1989?
Scopriamo insieme alcune recensioni. Qui sotto, inoltre, il sondaggio per esprimere la vostra opinione:
Blur, The Magic Whip: recensioni
Record Collector: C’è il cuore qui, volutamente claustrofobico, come la città che lo ha ispirato. Ascolti ripetuti fanno brillare le gemme …. Ma altri momenti splendono meno bene e questo suona esattamente come quello che è: materia prima lavorata in soli cinque giorni.
The A.V,. Club: E’ un testamento alla chimica intangibile della band che con The Magic Whip non si sente come un Albarn (o un Coxon) solista; l’album suona come un disco dei Blur. E nonostante i suoi difetti, la nuova musica è insidiosamente orecchiabile, con un sacco di ritornelli non ortodossi che permangono dopo che abbiamo finito di ascoltare l’album.
Slant Magazine: The Magic Whip non è un trionfale ritorno di un campione del Britpop; invece, si tratta di un maturo, misurato documento da parte di una band che non è mai riposata sugli allori.
PopMatters: Tutto The Magic Whip cerca di non essere altro che la band nella sua forma più pura, priva di tutte le considerazioni di carattere commerciale in modo che le loro eccentricità siano tutto ciò che rimane.
DIY Magazine: la loro magia rimane più forte che mai.
Uncut: The magic Whip fa centro con le due idee e possibilità.
New YorK Daily News: I Blur limitano i momenti più selvaggi ai margini e li utilizzano per aggiungere creatività al regime e alle regole, per suggerire la visione del mondo di traverso espressa nei testi. Il nucleo delle canzoni richiama la nitidezza melodica e la forza ritmica, del 1990.
Exclaim: Il risultato è una piacevole sorpresa.
The Telegraph: The Magic Whip si rivela essere un ritorno trionfale che conserva l’identità della band, consentendo alle idee che erano state vinificate negli ultimi dieci anni di fondersi con il loro sound attraverso nuove combinazioni di sapori maturi e peculiari.