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Cantarè, Mannarino: “Un inno alla voce per chi non ha voce” (testo e audio)

Cantarè, il nuovo brano di Mannarino in uscita il 27 agosto 2021. La canzone -dopo Africa- anticipa la pubblicazione del nuovo disco “V”

28 Agosto 2021 14:39

Cantarè è il titolo del nuovo singolo di Mannarino, in uscita venerdì 27 agosto 2021. Il brano anticipa la pubblicazione del nuovo disco del cantante, V, fuori dal 17 settembre prossimo.

Scritto da MANNARINO – e prodotto dallo stesso Mannarino insieme a Joey Waronker (Beck, REM, Atoms For Peace) e Iacopo Brail Sinigaglia, mixato da Michael H. Brauer agli Electric Lady Studios di New York – il brano è descritto come “è un inno alla voce per chi non ha voce”.

E’ il secondo brano rilasciato nelle ultime settimane, dopo Africa. Il pezzo, scritto da Mannarino (prodotto da Mannarino, Joey Waronker e Iacopo Brail Sinigaglia) ha un voluto senso di richiamo ad una irrazionalità misteriosa e liberatoria rappresentata da una donna-africa, magica e potente.

“Fiore, caverna, pantera, acqua nera”, parole che si fanno immagine di bellezza, forza, protezione, vita, mentre si balla una danza primordiale, epica e futura.

Natura, patriarcato, animismo, femminilità, rapporto uomo-donna, sono questi solo alcuni dei temi affrontati dal cantautore nel prossimo album V, il disco più politico e visionario della sua carriera dove l’amore, l’irrazionale e un senso magico della vita diventano strumenti reali di decolonizzazione del pensiero e di resistenza umana.

Mannarino, insieme al titolo dell’album “V” e alla data di pubblicazione, ha voluto condividere anche la cover del disco che raffigura una donna combattente, guerriera.

E non è una scelta casuale. Lui stesso racconta:

L’immagine è l’unione di due elementi: la donna e la resistenza indigena fusi insieme in un’azione, quella di calarsi il passamontagna – o forse di toglierlo – immagine evocativa di una entrata in azione, un’azione che è difesa non violenta, poetica e ispiratrice. Calarsi il passamontagna per andare in guerra o toglierlo per mostrare e difendere la propria identità? Un’immagine contemporanea che trova la sua forza in una nuova tribalità, allo stesso tempo antica e futura.

Qui sotto potete ascoltare la canzone e, a seguire, il testo.

Mammarino, Cantarè, Testo

[Strofa]
In principio era la voce
Si fa per dire
La voce del padrone
Per obbedire
La voce nella mia testa
Per impazzire
La voce del tuo silenzio
Il suono più grande
La voce delle mie vene
Un altro taglio
La voce delle bandiere
La suona il vento
La voce delle sirene
La voglio sentire
La voce degli innamorati
Se ne va per venire

[Ritornello]
Cuando una voz no se para
Se le pica la oreja al patrón
Però mi voz sigue alegra
Porque yo tengo mi amor
Cantaré porque quita el dolor
Cantaré hasta que alcanze la voz
Cantarono nelle strade
Per non morire
Cantarono nelle gabbie
Per non impazzire
Cantarono addosso al muro
Davanti a un fucile
Colpo su colpo vedrete questo muro cadere
Cantaré
Come canta un cieco
Cantaré
Come un tuono nel cielo
Como lloró
Perché vale oro
Questa vita che grida da sola mentre canta in un coro

[Intermezzo]
Core mio canta pe’ me
Tu c’hai labbra de miele
Core mio dimmelo te
Che la musica cambia
Se te voi bene

[Ritornello]
Cuando una voz no se para
Se le pica la oreja al patrón
Però mi voz sigue alegra
Porque yo tengo mi amor
Cantaré porque quita el dolor
Cantaré para no matarla señor
Cantarono nelle strade
Per non morire
Cantarono nelle gabbie
Per non impazzire
Cantarono addosso al muro
Davanti a un fucile
Colpo su colpo vedrete questo muro cadere
Cantaré
Come canta un cieco
Cantaré
Come un tuono nel cielo
Como lloró
Perché vale oro
Questa vita che grida da sola mentre canta in un coro

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