Certi uomini, Francesco Bianconi: ascolta la canzone (testo e video)
Francesco Bianconi, Certi uomini: significato e testo della canzone. Ecco di cosa parla il brano, ascolta il pezzo e guarda il video
Certi uomini è un brano di Francesco Bianconi tratto dal suo primo disco solista, Forever.
Francesco Bianconi, Certi uomini, significato canzone
Il brano parte con un elenco di individui e dei loro desideri più intensi, dall’avidità, alla droga, alla fede, passando anche per un attacco alla discografia (“I cantanti ucciderebbero per apparire, In un programma in televisione, Dove i discografici morti della Warner, della Universal e della Sony, Poi gli pubblicano la canzone”). E la sua pulsione più grande è quella fisica, il desiderio sessuale, origine e punto di ritorno.
Francesco Bianconi, Certi uomini, video ufficiale
Clicca qui per vedere il video ufficiale della canzone.
Francesco Bianconi, Certi uomini, testo canzone
Certi uomini vivono per i soldi
Certi bastardi per il potere
I ragazzi vivono per vivere
Le anime sante per trasmigrare
Gli idealisti vivono per un’immagine
I drogati per la droga
Certi uomini vivono per la fede
I naviganti vivono per il mare
Giovanna D’Arco visse solo per bruciare
Certi miei amici non sanno dove andare
I cantanti ucciderebbero per apparire
In un programma in televisione
Dove i discografici morti della Warner, della Universal e della Sony
Poi gli pubblicano la canzone
Io so che son venuto dalla fi*a e so che lì voglio tornare
Per avere l’illusione e l’impressione di inventare
Un tempo buono, un fiore rosso, una preghiera contro il male
Per dimenticare ogni mio giorno ed ogni notte della storia
Ed il dolore di arrivare alla tua fica
Per scordare i tuoi problemi, i tuoi vestiti
Le tue borse e il mio tremare
Per dimenticare tutto ciò che alla tua fi*a fa contorno
I tuoi stivali, il tuo ragazzo, il tuo mascara, le parole
Perché io vivo come fossi un animale
Perché io vivo perché sono un animale
Mi è capitato di scrivere lettere di rabbia
Di essere a mio agio dentro un sogno o un’allucinazione
E con Gianluca ridiamo sempre e ci innamoriamo
Prima di perderci alla stazione
C’è una pulsione, un atomo opaco che muove il cosmo
E non è detto che sia morale
Cancella il sangue e ogni segno di distinzione
Tra la procreazione e la Guerra Mondiale
Io so che son venuto dalla fica e so che lì voglio tornare
Per avere l’illusione e l’impressione di inventare
Un tempo buono, un altro figlio, una preghiera contro il male
Per dimenticare ogni sconfitta e ogni vittoria
Il lungo viaggio ed il dolore di arrivare alla tua fi*a
Per scordare le tue angosce, i tuoi vestiti
Le tue borse, il tuo tremare
Per dimenticare tutto ciò che alla tua fica gira intorno
I tuoi stivali, i tuoi amici, il tuo mascara, le paure
Perché io vivo perché ho voglia di morire
Perché io vivo perché ho voglia di morire