Chiambretti Supermarket, Michael Jackson celebrato tra la medium e David Zard (video)
Poteva mancare una medium convinta di essere in contatto con il cantante scomparso?
Nella puntata in onda ieri sera, giovedì 22 maggio 2014, c’è stata una marketta che ha riguardato Michael Jackson. O meglio, una donna convinta di essere stata in contatto con il cantante dal giorno della sua morte. Eh sì, avete capito bene. Lei si chiama Adriana Sossi, è una medium bresciana ed è certa di essere stata scelta dall’artista per comunicare con lei. Ha partecipato, in passato, anche a Mattino 5, Pomeriggio 5 e Mistero. E nel tempo in cui non è in tv, ha la possibilità di relazionarsi con l’aldilà. Ha scritto anche un libro, La mia vita con gli spiriti. E tra le persone con cui è in grado di comunicare, c’è anche Michael.
“Io mi ricordo che il giorno della sua morte, ero in casa e mi son sentita come chiamare da una voce molto estranea. “Io sto male, sto male, mi devi aiutare perché io sono Michael Jackson”. Prima parlava inglese e poi ho detto alla mia entità che mi assisteva se poteva tradurmi in italiano. Stava malissimo aveva bisogno di aiuto, delle mie energie e voleva diffondere le notizia ai suoi fan che si stava presentando a un Dio che non aveva mai conosciuto in tutta la sua vita. E’ tornato anche tantissime altre volte. Lui non vuole essere tirato in giro, si fida di una persona seria… Lui era molto strano si vestiva così, come lo vedevano. Il suo disco che ha fatto, Thriller, è stato aiutato da Marilyn Monroe. Era in contatto con lei, dall’aldilà”
Ok, quindi mentre lei era in casa, si è sentita chiamare da Jackson. Bene. E entra anche nei dettagli della causa della morte dell’artista.
“Non è stato il medico ma è stato lui personalmente perchè “malediva”… il giorno in cui ha pensato di diventare bianco, se fosse stato del suo colore non sarebbe successo tutto questo casino. A Michael è piaciuto molto. Ha scritto con la data che c’era un disco che doveva essere portato nelle case discografiche che non c’era più”
Aggiunge anche un dettaglio di cui è certa. Complotto. Michael Jackson non era nella bara…
“Il giorno del suo funerale la gente passava vicino alla bara, lui non c’era. Era in una cella frigorifera. L’hanno messo dopo, dovevano fare l’autopsia, non lo so…”
Sostiene che abbia lasciato degli scritti nei cassetti e poi li hanno distrutti. E se io aspettavo anche una domanda sullo gnomo con l’ascia di Mistero, ecco un altro ospite per questa parentesi di omaggio al mito del Pop: David Zard, impresario musicale, che ha portato per primo Michael Jackson in Italia. Ed è stato un suo amico.
“Michael era un bambino in un corpo di ragazzo ma era rimasto un bambino (…) Quando era a Roma per un concerto voleva vedere la città e l’abbiamo quasi mascherato e siamo andati in piazza del Popolo, poi via Ripetta e siamo andati in giro. Poi è entrato in un negozio di antiquariato e si è tolto la bardatura che aveva. E la proprietaria di questo negozio è svenuta. Ha detto “Michael Jackson!” ed è caduta per terra”