Clementino in concerto a Milano: foto, video e report dall’Alcatraz, 3 Dicembre 2013
Il rapper napoletano fa cantare tutto il locale milanese, nell’anteprima del Mea Culpa Tour.
Dopo un anno di successi e soddisfazioni (il disco Mea Culpa è stato campione di vendite, e in Estate si è portato a casa la vittoria al Summer Music Festival), è ora per il rapper napoletano Clementino di far partire un tour, per portare la sua musica nei locali di tutta Italia. Si inizia con due anteprime a Milano e Roma, per poi dare il via ufficialmente a Febbraio 2014.
Prima data del tour, quindi, all’Alcatraz: scelta coraggiosa, lontano dalla sua Napoli e in luogo considerato da molti freddo – ma quando alle 21.30 la musica si abbassa e sul divano posto sul palco si sdraia una persona misteriosa, il pubblico (età media: appena maggiorenni, e moltissimi con accento decisamente partenopeo) va in delirio. Quando Dj Tayone mette su la prima base, la figura si alza dal divano e, sulle note di Amsterdam, inizia lo spettacolo. Di vero spettacolo, e non di solo concerto, si può parlare: scenografie suggestive proiettate su un muro di mattoni, introduzioni-cabaret alle canzoni, freestyle improvvisato – insomma, non la solita sequenza di canzoni snocciolate una dopo l’altra “per lavoro”.
Ci sono ampi medley in cui vengono riprese le sue parti in brani che in origine avevano dei featuring (Buenos Aires Napoli, Dalle Palazzine), c’è una dozzina di cambi di cappellini (da spiderman ai new york yankees, passando da “shut des fuck up”), c’è una lieve auto-censura iniziale (perchè il concerto sta venendo trasmesso anche da Radio 105 e non si poteva fare ironia sul cognome del giornalista Bocca): tutto per scaldare sempre più il pubblico, ed è incredibile sentire quanta gente di Milano sappia seguire e cantare in napoletano anche le parti più veloci.
A sorpresa, sul palco arrivano anche alcuni ospiti: Ensi e Kiave forniscono dei potenti “schiaffoni o’flow”, e l’acclamatissimo Rocco Hunt porta un po’ di sapore dei Messaggeri del Vesuvio, partecipando ad un medley. Per il resto del tempo, però, sul palco c’è solo Clementino a riempire la scena – anche se aiutato da Dj Tayone, ammette che a volte è difficile far tutto da solo. Ma Clemente, con la sua esperienza teatrale, sa riempire senza problemi l’intero palco da solo, e lo spettacolo rimane sempre ad alto livello. Basti vedere l’epica freestyle battle fra clementino e Iena White, con in palio 15 giorni nei camerini dell’Alcatraz: è impossibile riportare tutte le punchline, ma è notevole che Iena rinfacci a Clementino la collaborazione con Jovanotti, o che vengano messe a confronto Machete Crew e Dogo Gang (nessuna rivalità, per il rapper: ha lavorato con entrambe!).
In finale di concerto, dopo aver invitato sul palco i fotografi (compreso chi scrive) per immortalare il suo Harlem Shake e lo stagediving, tornano a salutare i ‘guest’ sulla conclusione di O’ Vient, e si rinnova l’impressione che la scena sia unita, guardando Clementino portato in trionfo sulle spalle di Kiave ed Ensi. Questa sera se lo merita decisamente, per aver fatto cantare in napoletano tutta Milano…
Ecco le foto della serata – basta cliccare su una foto qualsiasi per aprire la galleria completa, con oltre venti foto da ingrandire!
Clementino concerto @ Alcatraz Milano, 3 Dicembre 2013 – Foto by Paolo Bianco
Il video dell’Harlem Shake, ripreso dal palco (ci scusiamo se è un po’ troppo ‘ravvicinato’ e mosso, ma rende bene l’idea del macello scatenato!)
In chiusura di articolo, ricordiamo due interviste pubblicate da Soundsblog ai protagonisti della serata…
Leggi l’intervista con Clementino: “Gli americani pensano che non sappiamo fare rap? Si mettano i loro h0t dog nel c*lo!”
Leggi l’intervista con Dj Tayone: ‘Sono fiero di suonare con i “miei rapper”!’