Coldplay generosissimi in tour: spesi 5 milioni per regali ai fan, 1.3 milioni per il palco
Incassano tanto, regalano tanto: i conti in tasca al Mylo Xyloto tour rivelano spese ingenti per far contenti i fan ai concerti.
L’anno solare è finito, si fanno i conti degli incassi e delle perdite. Il Mylo Xyloto tour dei Coldplay si è rivelato, grazie ad una lunga serie di soldout negli stadi, uno dei tour più redditizi dell’anno, con 42 milioni di euro di incassi totali.
Andando a spulciare, da veri “ragionieri del rock and roll”, i conti della band, si scoprono dati interessanti.
Al di là del 1.1 milioni spesi per gli hotel e trasporti e 120,000 euro di catering, quel che colpisce sono le spese per regalare ai fan un’esperienza unica.
I braccialettini fosforescenti regalati ai fan ai concerti sono costati, da soli, 5 milioni di euro.
Sono fabbricati da una piccola ditta del Devon, e in realtà contengono parecchia tecnologia, visto che il chip all’interno è controllato da un computer e fa cambiare il colore all’unisono con le canzoni. Quindi, l’intero stadio si illuminava, dal palco agli spalti: un effetto che decisamente vale la spesa, che va ad unirsi al milion e eduecentomila euro spesi per l’allestimento del palco e le scenografie.
Un portavoce dei Coldplay ha commentato così questi dati:
“Sì, ci sono state grosse spese per questo tour, ma le altre band dovrebbero guardare i nostri conti e prendere nota.
Con questo tour, i Coldplay hanno voluto pensare prima di tutto ai fan e non al proditto, e hanno voluto regalare qualcosa di speciale.
Questo vuol dire che non si è risparmiata nessuna spesa sulla progettazione delle scenografie, delle luci, dei fuochi artificiali, e sui braccialetti regalati, che sono diventati una parte importante dei concerti.
Se i fan spendono 60 euro per un biglietto, si meritano uno show ottimo ma anche uno spettacolo vero e proprio. Non è più sufficiente essere vestiti bene e saltare in giro per il palco.”
Detto questo, ed apprezzata la generosità della band, i conti in tasca si concludono con il profitto totale, il netto portato a casa tolte tutte le spese: 16 milioni e mezzo di euro, puliti puliti.
E crepi l’avarizia.