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Com’è profondo il mare, Lucio Dalla: ascolta la canzone, leggi testo e significato

Lucio Dalla, Lucio Dalla Com’è profondo il mare: testo e significato della canzone. Ascolta il brano, leggi di cosa parla

2 Marzo 2023 22:01

Com’è profondo il mare è un brano di Lucio Dalla tratto dal disco omonimo, pubblicato nel 1977. In questa canzone, Dalla è anche autore del testo. Qui sotto potete ascoltare la canzone, leggere testo e significato del pezzo.

Lucio Dalla, Com’è profondo il mare, Ascolta la canzone e leggi il significato

Il brano parla dell’assenza di lavoro e  decoro nella società, e accusando chi governa di cercare di dividerci e di farci del male. L’uomo diventa qualcuno e riesce a bloccare sei treni ma poi viene lasciato solo in mezzo al mare a piangere e a gridare. Il testo si chiude con una critica alla classe dirigente, che non fa distinzioni poetiche e sta distruggendo il mare. Il pensiero, come l’oceano, non può essere bloccato o recintato, e così stanno bruciando, uccidendo, umiliando e piegando il mare. In generale, il brano sembra invitare alla riflessione sulle problematiche della società, sulle questioni politiche e ambientali. Il tema della canzone è sula povertà, disoccupazione, divisione sociale, ambiente, politica e guerra.

Cliccando qui potete ascoltare la canzone e vedere il video ufficiale.

Lucio Dalla, Com’è profondo il mare, Testo canzone

Siamo noi, siamo in tanti
Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti, dei linotipisti
Siamo i gatti neri, siamo pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
E non abbiamo da mangiare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di fagiani
Caccia via queste mosche
Che non mi fanno dormire
Che mi fanno arrabbiare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
È inutile, non c’è più lavoro
Non c’è più decoro
Dio o chi per lui
Sta cercando di dividerci
Di farci del male, di farci annegare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Con la forza di un ricatto
L’uomo diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti, spalancò prigioni
Bloccò sei treni con relativi vagoni
Innalzò per un attimo il povero
A un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere, a piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com’è profondo il mare
Poi da solo l’urlo diventò un tamburo
E il povero come un lampo nel cielo sicuro
Cominciò una guerra per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore doveva coltivare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Ma la terra gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato in un palazzo, in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene, bastonate
E chirurgia sperimentale
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Intanto un mistico, forse un’aviatore
Inventò la commozione
Che rimise d’accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo di questo mondo
Che a loro indubbiamente doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com’è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com’è profondo il mare
È chiaro che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa è muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perché lo protegge il mare
Com’è profondo il mare
Certo, chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l’oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare

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