Concerto del Primo Maggio: i conduttori. Chi è stato il migliore?
Concertone del primo maggio: tutti i conduttori dal 1990 ad oggi. Qual è il vostro preferito?
Avete presente quando girate la pagina del calendario da aprile a maggio, vi mettete sul divano di casa nonostante la bella giornata primaverile e avreste solo voglia di sentirvi un bel po’ di musica live in diretta (o in differita) da Roma? Ecco, questi sono i segnali tipici di un fatto: probabilmente quel giorno è il primo maggio e la Rai vi propone il tipico concertone da pomeriggio a sera inoltrata. Mentre siete in trepidante attesa di ascoltare gli Afterhours o i Linea 77, ecco che sul palco si fa vivo qualcuno, un personaggio che, in genere, parla tantissimo, e ritarda la band delle vostre brame: il conduttore.
Quest’anno il compito è affidato alle sapienti doti di Geppi Cucciari, reduce dalle comparsate settimanali a Le Invasioni Barbariche di La7 e, pare, corteggiata dalla manifestazione anche lo scorso anno quando, visto il suo no (perché impegnata a Milano con la diretta del G’ Day), la conduzione toccò a Virginia Raffaele. Presentare il concertone del primo maggio è un ottimo modo per risultare retorici e fastidiosi, almeno dal mio punto di vista, ma io sono una persona strana. Eccovi una carrellata di tutti i conduttori dal 1990 ad oggi, carrellata che vi offro per regalarvi anche uno spunto di riflessione notevole: chi, tra quelli che sono stati al timone del concertone, si aggiudica il trofeo di vostro preferito in assoluto?
Nel 1990 avevo due anni ed era troppo presto per interessarmi allo Zecchino d’Oro quindi figuriamoci cosa avrei potuto discernere del concerto del primo maggio. A causa della mia troppo giovane età però quell’anno mi persi la prima edizione del concertone con nomi di spicco come Zucchero, Litfiba ed Edoardo Bennato per la conduzione di Carlo Massarini, giornalista e presentatore radiofonico e telvisivo, reduce dall’essere stato al timone di ben due Festival di Sanremo, quello del 1987 con Pippo Baudo e quello del 1988 al fianco di Miguel Bosè e Gabriella Carlucci.
Dal 1991 al 1994 il concertone è affidato al giornalista più buono ed entusiasta della Rai: Vincenzo Mollica. La sua conduzione è funestata da (almeno) due momenti al cardiopalma: il primo avviene nel 1991 quando i Gang invitano i lavoratori italiani allo sciopero generale contro il governo Craxi e il presentatore si vede costretto a censurare l’esibizione degli Elio e le storie tese ripiegando su un’intervista improvvisata a Ricky Gianco di cui nessuno, forse nemmeno lo stesso Ricky Gianco, sentiva davvero il bisogno. Il secondo momento imbarazzante (per Mollica, ma divertente per noi) è quello che vede il nostro alle prese con un’intervista impossibile ai Litfiba. Impossibile soprattutto perché il buon Piero Pelù decide di mettere un preservativo sul microfono del presentatore:
Piero Chiambretti può essere definito come il Pippo Baudo del concertone grazie alle sue sei conduzioni: lo showman fu al timone dell’evento quasi sempre con la deejay Kay Rush dal 1995 al 2001 saltando solo l’edizione del 1998 che venne affidata ai veejay di Mtv Enrico Silvestrin e Paola Maugeri insieme a Pierluigi Diaco. Eccovi un’intervista tipicamente chiambrettiana ad un disorientatissimo Vasco Rossi che, a quanto pare, da piccolo cantava ai matrimoni:
Già che ci sono, vi mostro anche un’intervista in coppia di Enrico Silvestrin e Paola Maugeri agli Afterhours. Momento top quando il veejay di Mtv (che vorrei rivedere in tivvù anche adesso) lascia intendere a Manuel Agenlli che, se non avesse fatto il cantante, probabilmente sarebbe disoccupato. Ah, senza contare il meraviglioso Pierluigi Diaco coi boccoli che spunta a fine video:
Arriviamo al 2002, ovvero l’anno in cui sul palco del concertone c’erano quasi più presentatori che cantanti. Padrone di casa dell’evento fu l’attore Caudio Amendola accompagnato però da Amanda Sandrelli, Martina Stella, Annapaola Mancino, Paola Maugeri e Tamara Donà, Kris Reichert e Fabio Volo. A prescindere da come sia stata la conduzione, i superospiti internazionali di questa edizione furono niente di meno che gli Oasis quindi insomma, diciamo che tutto il resto potrebbe essere passato un tantino in secondo piano. Amendola, comunque, bissa anche nel 2003 questa volta accompagnato da Paola Cortellesi e Marco Baldini:
Dal 2004 al 2006 il concertone è affidato a Claudio Bisio che sceglie due compagni di viaggio: per il primo anno Paolo Cevoli e per il secondo Antonio Cornacchione, mentre per l’ultima edizione decide di condurre in solitaria. Spunti di riflessione tra una canzone e l’altra:
Il 2007 è l’anno che vede alla conduzione un trio: Paolo Rossi, Claudia Gerini, Andrea Rivera ed è anche una delle volte in cui le parti si invertono e uno dei presentatori (indovinate un po’ quale) si mette a duettare live con gli artisti. Eccovi Paolo Rossi e i Modena City Ramblers in Bella Ciao:
Dal 2008 al 2011 abbiamo il concerto si fregia di sole conduzioni singole (e per la maggior parte ad opera di attori. Si comincia con Claudio Santamaria che sfrutta le sue doti recitative lanciandosi nella lettura di brevi perle di saggezza:
Sergo Castellitto è il presentatore scelto per il concertone del 2009. Sul palco fa un po’ di tutto tra cui suonare il tamburo vestito da uno che fa parte di una banda (o da domatore di leoni, devo ancora capire), rimproverare il pubblico che inneggia a Vasco Rossi quasi sovrastando l’audio delle altre esibizioni e decantare con grinta la traduzione italiana di Imagine di John Lennon:
Anche Sabrina Impacciatore, padrona di casa del concertone nel 2010, farà valere la propria arte recitativa nonché un’ugola d’oro di tutto rispetto:
Il 2011 è l’anno di Neri Marcorè che si spende tantissimo sul palco del concertone regalando duetti (anche improbabili) con Caparezza e Daniele Silvestri. Ovviamente, il comico, conduttore e testimonial pubblicitario, non farà mancare qualche imitazione di rilievo. Tipo questa qui:
A proposito di imitazioni, l’anno scorso il concertone è stato condotto dalla regina della tivvù italiana in questo campo: Virginia Raffaele (insieme a Francesco Pannofino). Eccoli all’opera in un siparietto davvero imperdibile: