Concerto Primo maggio Roma 2019: poche donne sul palco, è polemica
Alcune cantautrici stanno organizzando un contro-concertone di protesta all’Angelo Mai della Capitale
Non è ancora iniziato, ma è già polemica sul Concerto del Primo maggio in programma a Roma. Tutta colpa del fatto che tra i 77 artisti chiamati a salire sul palco in piazza San Giovanni in Laterano ci siano soltanto 4 donne (oltre ad Ambra Angiolini, conduttrice insieme a Lodo Guenzi). La circostanza è alla base della protesta partita da cantautrici escluse dalla manifestazione organizzata da iCompany di Massimo Bonelli (video intervista) e promossa dai sindacati. A guidare la rivolta sono Angela Baraldi, pupilla di Lucio Dalla e protagonista del film Quo vadis, Baby? di Gabriele Salvatores, e Diana Tejera, cantautrice romana e frontwoman dei Plastico.
Non ci stiamo: è un controsenso che anche sul palco dei sindacati confederali, sempre attenti alle questioni di genere, si perpetui una contraddizione così assurda. Delle quattro colleghe che saliranno sul palco di San Giovanni, non c’è una cantante solista fanno parte tutte di band.
25 cantautrici si sono date convegno all’Angelo Mai, locale di cultura alternativa di Roma, per dar vita a un contro-concertone dal titolo Mai Così Tante:
Abbiamo pensato così di lanciare un segnale riappropriandoci di spazi, strumenti e parole per mettere a nudo il conformismo imperante. Da anni il concerto di piazza San Giovanni si è trasformato in una passerella televisiva e, via via, i temi del lavoro, della parità di genere e della giustizia sociale sono stati messi in secondo piano. Quella all’Angelo Mai sarà una festa in concerto ideata con rapidità reattiva ed entusiasmo animato dallo sdegno crescente per l’ennesima affermazione della cultura sessista che, nel nostro Paese, facciamo fatica a estirpare.
Da segnalare che, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Concertone, Bonelli ha risposto così ad una domanda sul tema:
Il problema prescinde dal Primo maggio. L’anno scorso c’erano 5 artiste donne, quest’anno 7. Ma il tema della presenza delle donne nella musica italiana esiste. A livello organizzativo il Concertone è molto femminile. Io sono qui a parlare, ma ci sono moltissime donne dietro le quinte.