Cris Brave canta a San Siro con Fedez e J-Ax: La Panchina (testo e video)
Cris Brave a San Siro con Fedez e J-Ax: chi è? La sua canzone, La Panchina. Video dell’esibizione.
Il momento più emozionante del concerto-Finale di Fedez e J-Ax a San Siro è stato, senza ombra di dubbio, quando sul palco è salito Cris Brave. Al secolo Cristiano Rossi, 21enne della provincia di Bergamo, sin dalla nascita è costretto a combattere con la tetraparesi spastica. Nonostante la sua disabilità, Cris trova nel rap una valvola di sfogo e comincia a gettare le basi del suo percorso musicale.
Solo pochi mesi fa riesce a entrare in contatto con Fedez prima, J-Ax poi, i quali decidono di produrre un brano per il ragazzo con lo scopo di ospitarlo sul palco dello Stadio San Siro il 1 giugno 2018. Così nasce La Panchina, una canzone sulle rivincite e le difficoltà della vita.
Intanto Cris ha lanciato una campagna di crowdfounding, chiamata La mia indipendenza (qui le info), per ottenere un’indipendenza economica e personale per poter gestire al meglio la sua quotidianità fatta di piccole e grandi sfide da superare. Gli diamo una mano? Se lo merita! E bravi Fedez e Ax.
È il momento di Cris Brave. Per la prima volta, il giovane artista presenta il suo brano inedito “La Panchina” ? #INDIRETTADALPALCOJAxeFedez @Fedez @jaxofficial pic.twitter.com/spILxprSHx
— RTL 102.5 (@rtl1025) 1 giugno 2018
Il momento con Cris Brave una delle cose + belle che il mio cuore ha percepito negli ultimi anni in musica. non conta il problema,le critiche,ma quello che le persone che la vita ha in qualche modo stropicciato, hanno da dire e trasmettere #Lafinale @jaxofficial @Fedez #Crisbrave pic.twitter.com/35T2VubXWB
— Massimiliano Longo Ⓜ️ (@massyallmusic) 1 giugno 2018
Cris Brave, La Panchina, Testo
Ah,
Cris Brave
Sempre qua
Never give up
Avere coraggio vuol dire avere paura ma andare avanti comunque
Andare avanti sempre
Vi è mai capitato di immaginare la vostra vita come una partita di calcio o di basket?
A me sì
Quel freddo nelle ossa e quella voglia di cambiare le cose, di fare un risultato
Ma per quanto tu ti impegni e gli allenatori cambiano resti sempre in panchina,
o entri solo All’ultimo, per ricevere una pioggia di fischi dalla gente che è venuta a vederti
Alcuni ti supportano e altri ti contestano, ma le urla di chi giudica sono più forti,
e rischiano di Rovinare i tuoi pochi minuti di prestazione.
Quando vai negli spogliatoi
piangi, piangi, piangi
Sarai sempre sconfortato
Sarai sempre sconfortato
Ma almeno quella panchina non avrà rimpianti
Sarai sempre sconfortato ma almeno quella panchina non avrà rimpianti.
Non avrà rimpianti.
I giornalisti se ti fanno qualche domanda
Non la mettono in onda
La vita è così: o trovi quello che crede in te, che ti aiuta a sviluppare i tuoi sogni, che premia il tuo
Lavoro costante e che magari un giorno ha la conferma che eri un talento grezzo
o nasci già con la Strada spianata, di chi ha avuto tutto e subito
Ma la gente avrà sempre, sempre, sempre da criticare
Da dire qualcosa che crede intelligente e parlare per niente
Perchè magari ha preso la strada ordinaria: studio, lavoro e mutuo da pagare
E tu invece?
Hai avuto la malsana idea – malsana solo perchè non è ordinaria – di seguire un tuo fottuto sogno
E anche se resterai in panchina tutta la tua carriera
Dopo tutti gli sforzi che hai fatto, e aver dato il massimo
Sarai sempre sconfortato
Sarai sempre sconfortato
Ma almeno quella panchina non avrà rimpianti
Anche quando piove sul bagnato, sarai sempre sconfortato, ma almeno quella panchina non avrà
rimpianti
Non avrà rimpianti
Non avrà rimpianti
Non avrà rimpianti