Crytical, Solo Francesco è il suo primo disco di inediti: “Raccontarmi è stato terapeutico” (intervista)
Crytical si racconta a Soundsblog parlando del suo nuovo disco, “Solo Francesco”, primo progetto discografico dopo Amici
Da venerdì 3 marzo è disponibile il primo disco di inediti di Crytical, dal titolo “Solo Francesco“(Romance/distribuzione ADA Music). Si tratta di un’opera prima molto intima e personale che, già dal titolo, si riferisce a Crytical stesso, anzi Francesco.
L’album è anticipato dal singolo “Follia“, già disponibile su tutte le piattaforme digitali. Crytical descrive così il suo progetto:
“Scrivere questo disco mi ha salvato la vita in un momento cosi “complesso” per la mia normalità. La connotazione “solo” ha molteplici significati, in ogni traccia ne nascondo uno. Questo disco è dedicato a chi non sa più dove sbattere la testa ma ogni giorno continua la sua strada, a chi riesce a respirare soltanto nella sua “bolla”, a chi si sente perso ma sogna ancora in grande. Io non sono solo, sono solo Francesco”
Abbiamo intervistato Crytical proprio per parlare del suo nuovo progetto di inediti, il suo primo vero e proprio lavoro discografico. Ecco cosa ci ha raccontato.
Parlando dell’album hai dichiarato “Scrivere questo disco mi ha salvato la vita in un momento cosi “complesso” per la mia normalità”. In cosa la musica ti ha aiutato ed è stata guarigione? E da cosa l’alba rappresenta un nuovo inizio, come raccontato nella tua canzone?
La musica mi ha letteralmente dato una vita diversa. Comunicare con le persone attraverso i testi e stabilire con loro un feeling emotivo mi rende ogni giorno la persona più felice del mondo. “L’alba” rappresenta l’inizio di un nuovo percorso perché è stata scritta dopo la mia esperienza nella Scuola di Amici, un periodo che mi ha letteralmente stravolto il presente. Questo brano per me ha un valore particolare perché ogni frase mi ricorda un preciso momento della mia vita.
Il disco è dedicato a chi si sente perso, a chi non sa più dove sbattere la testa. Hai vissuto momenti simili e quali album o brani ti hanno aiutato in quelle situazioni?
La mia vita, come un po’ quella di tutti, è una continua giostra in movimento. Per fortuna c’è sempre la musica che mi aiuta a non perdermi. In particolare, i brani che mi aiutano a tornare sulla terra ferma sono sicuramente:
1) La mia noia – Nayt
2) Nevermind – Mezzosangue
3) Goodbye- Irama
Follia è il primo singolo che ha anticipato l’album. Mi racconti come è nata e quanto la follia sana più essere salvifico in una storia d’amore?
“Follia” è l’unico brano di questo progetto che ho scritto quando ero ancora nella scuola di Amici. Nasce da una forte voglia di togliersi una persona dalla testa ma allo stesso tempo anche dalla consapevolezza che eliminarla completamente dalla tua vita non ti farà assolutamente stare meglio. Una situazione che è capitata a tutti almeno una volta nella vita, no? La “Follia” sana penso serva sempre in una relazione. Purtroppo mi accorgo che siamo sempre più attratti dalle cose instabili che da quelle stabili, però sono anche convinto che ci serva sempre un pizzico di Pazzia per essere innamorati completamente.
“Solo Francesco” è il titolo del tuo disco, molto personale, proprio dal titolo ti metti a nudo. Quel “solo” può avere anche un duplice significato…
Assolutamente sì! La connotazione “solo” ha molteplici significati e all’interno dei 9 brani ne nascondo sempre uno diverso. Il sottotesto è la parte più bella di una canzone dove ognuno di noi può dare la propria interpretazione. In realtà io non sono “solo”, sono solo Francesco.
Hai dichiarato: “A volte vivo le relazioni come delle partite di scacchi e dal titolo si può intuire che non sono un ottimo giocatore”. Cosa vorresti modificare e in cosa, invece, ti senti forte e vincente nelle relazioni con gli altri?
Nelle relazioni, purtroppo, pecco molto sulla fiducia. Tendo ad essere restio nei confronti di una persona fin quando non la conosco perfettamente a pieno. Mi sento molto forte invece a trasmettere sincerità. Non mi pongo mai nessun tipo di problema a dire la verità e la prediligo anche se può essere più “cruda”.
Raccontarsi nel disco è stato faticoso o anche “terapeutico”?
Assolutamente terapeutico. Mi ha aiutato a scoprire i miei punti deboli e di forza allo stesso tempo. Tengo tanto a questo progetto e spero che arrivi al mio pubblico nella maniera più semplice e diretta che ci sia. Perché infondo, è “Solo Francesco”.