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DaBaby si scusa per le frasi omofobe, poi pubblica una nuova canzone… e riaccende le polemiche

DaBaby alimenta ancora di più le polemiche. Prima il rapper si scusa, poi pubblica una nuova canzone che riaccende e aumenta le critiche

29 Luglio 2021 14:11

Vi abbiamo parlato delle polemiche nate, ieri, dopo un video rimbalzato sui social e sul web, nel quale DaBaby si rivolgeva al pubblico con una serie di frasi omofobe e offensive (oltre che assenti di qualsiasi realtà):

“Se non ti sei presentato oggi con l’HIV, l’AIDS, nessuna di quelle malattie mortali sessualmente trasmissibili che ti faranno morire in due o tre settimane, posiziona la luce del tuo cellulare in aria! (…) Ragazzi, se non avete succhiato un cazz0 nel parcheggio, mettete le luci del vostro cellulare nel aria. Rendetelo f0ttutamente reale!”

Successivamente il rapper, dopo aver provato a giustificarsi dando vita ad ulteriori accuse:

“Ho detto: ‘Se non hai l’AIDS, accendi un la luce del cellulare … Tutte le luci si sono accese – gay o etero – vuoi sapere perché? Perché anche i miei fan gay non hanno l’AIDS. I miei fan gay, si prendono cura di loro stessi… Non sono drogati per strada. Anche i miei fan gay hanno degli standard”

La toppa peggiore del buco, come recita un celebre proverbio. E così, dopo aver cancellato il video di scuse (senza essersi scusato…), DaBaby ha deciso di affidare alle parole un Tweet nel quale prendeva distanza da quello che lui stesso aveva dichiarato:

“Chiunque sia mai stato colpito da AIDS/HIV, tutti voi avete il diritto di essere sconvolti, quello che ho detto è stato insensibile anche se non ho intenzione di offendere nessuno. Quindi le mie scuse ??”

DaBaby riaccende il fuoco delle polemiche con la nuova canzone “Giving What It’s Supposed to Give”

Tutto risolto e rientrato? Decisamente no. Perché DaBaby, proprio poche ore dopo essere diventato virale, trend topic, aver attirato critiche e polemiche “ha pensato bene” (?!) di pubblicare un brano, “Giving What It’s Supposed to Give”, con relativo video, con frasi nuovamente incriminate e un messaggio che suona come una reazione piccata.

Nel video il rapper tiene in mano un cartello con scritto “AIDS” e una frase del brano recita:

“B—-, we like AIDS, I’m on your ass, we on your ass, b—-, we won’t go ‘way.”

Nei titoli di coda, le lettere arcobaleno mostrano il messaggio: “Non combattere l’odio con l’odio. Le mie scuse per essere me nello stesso modo in cui vuoi che la libertà valga per te”.

Inoltre, DaBaby ha poi tuonato contro l’incomprensione della quale si ritiene vittima. Lui, eh. Ecco lo sfogo in un fiume di parole:

Hai mai scritto un video, tu e altri 3 lo producete, lo dirigi mentre reciti. E rappate, filmate il video per 16 ORE e finite alle 4 del mattino, fate una doccia e saltate su un jet a @rollingloud e con solo 2 ore di riposo regalate una delle MIGLIORI esibizioni dell’intero festival. Eppure la performance più controversa provoca emozioni, a causa di cose ritenute “insensibili” dette durante la tua esibizione anche se sei un INTRATTENTORE, provi a scusarti e spieghi che non volevi fare del male e che stavi solo intrattenendo così come sei pagato per fare, e non avere problemi con le preferenze sessuali di nessuno che è al di fuori della tua. Solo per avere una notevole quantità di persone che si rifiutano di capire la tua logica, si uniscono a un argomento di tendenza e giocano con il tuo personaggio e fanno tutto il possibile per prendere soldi dalle tue tasche e portare via il cibo dalla bocca dei tuoi figli, e hai tutti intorno a te in preda al panico solo per te che ti scusi comunque rimani sul fatto che stavi intrattenendo e davvero non intendevi offendere nessuno o non creare agitazione, anche se al momento ti stanno offendendo..”

Dua Lipa ed Elton John contro DaBaby

Dua Lipa, nei mesi scorsi, aveva deciso di collaborare proprio con DaBaby nel remix di “Levitating”, un brano tratto dal suo album di successo, Future nostalgia. Dopo aver appreso della polemica che aveva travolto il collega, la popstar ha duramente condannato le sue parole:

Sono sorpresa e inorridita dai commenti di DaBaby. Non lo riconosco davvero come la persona con cui ho lavorato”, ha scritto in una dichiarazione. “So che i miei fan sanno dove si trova il mio cuore e che sto al 100% con la comunità LGBTQ. Dobbiamo unirci per combattere lo stigma e l’ignoranza intorno all’HIV/AIDS”.

Stupore, indignazione e incredulità provate anche da Elton John che, via social, condanna la disinformazione del rapper e lo stigma sociale insensato:

La disinformazione e l’omofobia sull’HIV non hanno posto nell’industria musicale. Dobbiamo abbattere lo stigma intorno all’HIV e non diffonderlo. Come musicisti, il nostro lavoro è riunire le persone (…) Puoi vivere una vita lunga e sana con l’HIV. Il trattamento è così avanzato che con una pillola al giorno, l’HIV può diventare non rilevabile nel tuo corpo, quindi non puoi trasmetterlo ad altre persone”

DaBaby scaricato da Boohooman

BohooMAN, linea di abbigliamento, ha rilasciato una dichiarazione che condanna lo sfogo di DaBaby all’inizio di questa settimana e interrompe ogni collaborazione in essere:

boohooMAN condanna l’uso del linguaggio omofobico e conferma che non lavoreremo più con DaBaby. La diversità e l’inclusione fanno parte del DNA di boohoo Groups e siamo orgogliosi di rappresentare i diversi clienti che serviamo in tutto il mondo. Sosteniamo e supportiamo la comunità LGBTQ+ e non tolleriamo alcun incitamento all’odio o discriminazione in alcuna forma”

 

 

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