Dan Lilker, Metal Veteran: recensione del libro biografico
Il bassista fondatore di Anthrax, S.O.D., Nuclear Assault e Brutal Truth si lancia in un flusso di coscienza interessantissimo e pieno di aneddoti.
La pagina wikipedia italiana dedicata a Dan Lilker non contiene una biografia, solo una scarna (e incompleta) discografia. Anzi, in maniera assolutamente sminuente lo descrive come “un bassista statunitense che ha militato in band thrash metal come Nuclear Assault, Anthrax e Stormtroopers of Death e nel gruppo grindcore Brutal Truth”.
Non sembrerebbe, quindi, il personaggio classico a cui viene dedicata una corposa biografia. Eppure, “Metal Veteran” è una delle migliori bio in campo metal, una narrazione piena di aneddoti che legano insieme prima tutta la scena thrash e hardcore newyorkese, e poi quella mondiale.
Fa niente se non conoscete bene Dan: dopo la lettura di questo libro lo considererete un fratello, e riconoscerete come senza di lui probabilmente non sarebbero esistite alcune band del Big Four (e anche della seconda ondata, gli “altri” Big Four”). Infatti Dan non ha “militato” nella band menzionate da Wikipedia, ma le ha proprio fondate. Sì, anche gli Anthrax.
La sempre vagamente noiosa sezione sui primi anni di vita del musicista viene risolta in un paio di pagine (cresciuto nel Queens in un quartiere senza disagi sociali, di famiglia ebrea non praticante), anche perchè la “carriera” di Dan Lilker inizia prestissimo, quando a dieci anni viene scoperto come prodigio al pianoforte e a tredici impara da solo a suonare la chitarra, iniziando ad ascoltare band sempre più estreme. Con i suoi compagni di scuola fonda una cover band, poi inizia a scrivere canzoni originali, e con altri compagni di scuola (tipo Scott Ian) fonda una nuova band, gli Anthrax. Da quel momento, e per i successivi trent’anni di carriera, Dan non si è mai fermato, nonostante abbia cambiato (e fondato) tantissime band, venendo quasi sempre “fregato” da quelli che considerava fratelli: clamorosi proprio gli Anthrax, che lo sbattono fuori perchè il cantante non sopportava che Dan fosse più alto di lui, e che poi per ben due volte gli bloccano la carriera con gli Stormtroopers Of Death richiamando all’ovile i due membri “prestati” ai S.O.D.
Eppure Dan non nutre rancora, va sempre avanti, e si gode il successo di ogni band che mette in piedi e collabora con tantissimi gruppi quando ha tempo.
Oltre al racconto di come nascono brani e gruppi nuovi, ci sono mille divagazioni evidentemente frutto del “racconto orale” fatto da Dan all’autore del libro Dave Hofer, che dice di aver parlato per ore e ore con il musicista, decidendo di non tagliare nessuna divagazione. Il libro quindi a volte diventa un flusso di coscienza, in cui in una pagina si parla di come Dan abbia incontrato i Metallica il giorno della cacciata di Dave Mustaine, o di come (erano altri tempi) abbia appreso con un giorno di ritardo della morte del suo compagno di fumate Cliff Burton, e di quando Jason Newsted era appena entrato nei Metallica ma nessuno ancora lo conosceva, e andava tranquillamente ai concerti hardcore di New York. Tutti questi aneddoti spesso sono legati ai ricordi di clamorose fumate in compagnia: viene sottolineato più volte come le canne siano il collante sociale di Dan, che spesso preferiva stare con i roadie “drogati” piuttosto che dormire con le band che non toccavano sigarette. Niente altre droghe, ma solo pezzi di hashish sempre più grossi, da dividere con chi se lo merita.
Di aneddoti ce n’è a bizzeffe, e rendono uno spasso la lettura: con i Nuclear Assault suonò prima dei Manowar e la sala si svuotò dopo la loro performance, con i Brutal Truth aiutò a lanciare la carriera dei Fear Factory nonostante temesse che Dino Cazares sfondasse il letto a castello e lo schiacciasse nella cuccetta, il legame con i Napalm Death nato tramite il tape-trading, il “santino” di Euronymous che ha protetto un tour europeo, l’ammissione che Sounds Of The Animal Kingdom ha dei suoni tutti sballati perchè fu registrato con i Brutal Truth completamente fumati e non in grado di capire se stavano facendo un buon lavoro o meno… e via così, in ogni pagina una rivelazione inaspettata.
A rendere ancora più interessante e completo il libro, ci sono molte interviste esclusive ai protagonisti della scena metal che hanno lavorato con Dan o che lo hanno ammirato da lontano: i Napalm Death, Gloria Cavalera, Scott Ian, i dirigenti dell’epoca della Earache Records, e tanti altri. Inoltre, recensioni da fanzine o riviste blasonate come Kerrang, per inquadrare come venivano viste le sue band all’epoca – in pratica non si parla mai male di lui, nonostante i suoi cambi di genere (e tematiche).
Dan Lilker diventerà il vostro mito nel metal. E la sua storia non è ancora finita, anche se medita di andare “in pensione”. Ma pensate davvero che possa stare con le mani in mano per i prossimi cinquant’anni di vita?
Dave Hofer
DAN LILKER, METAL VETERAN
Una vita tra Nuclear Assault, Anthrax, S.O.D. e molto altro…
288 pagine + 32 a colori
20,00 Euro
Andando sul sito di Tsunami Edizioni si può scaricare gratuitamente un’anteprima in pdf del libro, in cui leggere l’intro di Hofer (appassionatissimo di Lilker, e che spiega com’è nato il libro) ed una parte del primo capitolo, dedicato all’infanza del musicista (ed al suo primo “sballo da erba”).